Il viaggio del presidente del Somaliland (uno Stato indipendente dell’Africa orientale senza alcun riconoscimento della comunità internazionale, composto dalle province settentrionali della Somalia, ndr), Muse Bihi Abdi a Washington DC il mese scorso potrebbe non aver portato a uno scambio di ambasciatori, ma ad nuovo “partenariato Usa-Somaliland” sostenuto non solo da lobbisti pro-Somaliland, ma da un nuovo collegio elettorale di sostenitori del Congresso.



Il porto somalilandese di Berbera ha assunto una nuova importanza poiché esiste il rischio di una presenza russa nel Mar Rosso, in base a un accordo in sospeso con Khartoum. Ciò aumenta la preoccupazione degli Stati Uniti per lo sviluppo e la crescente sofisticazione, specialmente nelle capacità di intelligence, della base militare cinese di Gibuti, a soli 300 chilometri da Berbera. Il debito estero di Gibuti verso Pechino ora supera il 70% del suo Pil.



Il successo di Bihi a Washington è stato anche aiutato dal suo sostegno verso Taiwan, incluso uno scambio di diplomatici. Inoltre il profondo coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti nel porto di Berbera potrebbe offrire agli Stati Uniti la possibilità di avvicinarsi ad Abu Dhabi. Il porto di Berbera è il pilastro dell’economia del Somaliland. Sviluppato per la prima volta quando vi erano gli inglesi, il porto ha svolto un ruolo importante quando la Somalia e l’Unione Sovietica hanno iniziato a cooperare nel 1962. Dopo che Mosca ha deciso di spostare il suo sostegno all’Etiopia, l’esercito americano ha rilevato il porto di Berbera e ha speso circa 100 milioni di dollari per migliorarne le strutture.



Nei primi due decenni della guerra civile somala, l’amministrazione del Somaliland ha fatto del suo meglio per generare interesse sia per il porto che per l’aeroporto di Berbera, che ha una delle piste più lunghe dell’Africa. Ma anche Addis Abeba ha un forte interesse per il porto di Berbera, nonostante il riavvicinamento con l’Eritrea.

Tuttavia Gibuti rimane ancora il principale porto per il commercio dell’Etiopia, anche se Berbera potrebbe crescere di importanza man mano che viene sviluppato. I lavori dovrebbero essere completati entro il 2025. Gli Emirati Arabi Uniti scommettono che il commercio etiope passerà sempre più attraverso Somaliland e Berbera. La strada da Hargeisa a Berbera è in fase di ristrutturazione ed entro la fine del 2023 il corridoio fino al confine etiope dovrebbe essere completo.

Ritornando al sostegno americano a Washington, pochi nella lobby pro-Somaliland sono consapevoli della complessa situazione locale. Alcuni di loro credono che l’attuale presidente della Somalia Mohamed Abdullahi Mohamed – se rieletto – possa aiutare gli Stati Uniti a sviluppare una presenza militare in Somaliland.

Tuttavia Bihi – che dovrebbe affrontare le elezioni entro la fine di quest’anno – potrebbe non essere così felice della prospettiva di avere truppe statunitensi in Somaliland, poiché la presenza di truppe straniere sul territorio somalo è impopolare in tutto il paese ed è uno dei pilastri principali della propaganda del gruppo terroristico Al Shabaab

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