Sebbene gli Stati Uniti restino la potenza spaziale globale preminente, la Russia e la Cina sono state designate come le più grandi minacce per l’America e i suoi alleati nello spazio, come delineato in un recente rapporto della Defense Intelligence Agency. I loro significativi investimenti seguono l’obiettivo comune di contrastare gli Stati Uniti e i suoi alleati. Le flotte spaziali operative combinate della Russia e della Cina sono cresciute di circa il 70% tra il 2019 e il 2021.
Il governo cinese ha un approccio strategico che considera la dipendenza degli Stati Uniti dallo spazio il “tallone d’Achille” di Washington e sta rapidamente espandendo le sue capacità per sfruttarlo. Per interpretare le ambizioni della Cina per lo spazio basti pensare al suo approccio all’Antartide e al Mar Cinese Meridionale, dove ha posto in essere una logica di espansione. Ye Peijian, il comandante in capo del programma di esplorazione lunare cinese, paragona la Luna e Marte alle isole Senkaku e Spratly, aggiungendo che la Cina deve proteggere i suoi “diritti e interessi spaziali”.
Le capacità della Russia e della Cina, in particolare, si stanno evolvendo rapidamente. L’arma più significativa è un’arma anti-satellite (Asat), di cui 16 test sono stati condotti da quattro Paesi: Stati Uniti, Cina, Russia e India. Tuttavia, gli investimenti di tutti i principali attori spaziali nelle armi energetiche, al di là delle tecnologie Asat, definiranno il futuro delle tecnologie anti-spazio. Queste armi energetiche includono laser ad alta potenza e armi a microonde. Gli attacchi con queste armi saranno difficili da attribuire, poiché i danni possono essere temporanei o reversibili. A breve termine, tuttavia, l’uso di attacchi informatici e jammer radiofrequenzici mirati alle infrastrutture spaziali rimane la minaccia militare più urgente per i sistemi spaziali.
La collisione in orbita è un altro rischio difficile da mitigare. C’è il potenziale per una serie a cascata di impatti orbitali – l’effetto Kessler – che potrebbe devastare tutte le risorse spaziali in orbita e potenzialmente rendere lo spazio inaccessibile.
L’accordo Aukus trilaterale incentrato sulla tecnologia potrebbe elevare la cooperazione spaziale e costruire capacità spaziali reciprocamente vantaggiose, come dimostrano l’informatica quantistica, l’intelligenza artificiale e le armi ipersoniche. Per esempio la strategia spaziale di difesa del Regno Unito del 2022 ha sottolineato il desiderio della Gran Bretagna di essere “al centro degli sforzi spaziali alleati”. In generale tramite Aukus, questi partner possono indagare sulle opportunità per costruire capacità che si rafforzano a vicenda in tempi di crisi. Questi potrebbero includere tecnologie satellitari comuni.
Attraverso Aukus, questo Paesi possono adottare misure per rafforzare la resilienza spaziale contro le crisi militari o naturali assicurandosi di mantenere capacità minime vitali attraverso elementi chiave della catena di approvvigionamento dell’industria spaziale.
Il completamento dei negoziati Australia-Us Technology Safeguards Agreement (Tsa) contribuirebbe ad approfondire la cooperazione e questo accordo consentirebbe alle aziende statunitensi di operare da porti spaziali australiani, oltre a contribuire a spianare la strada all’esportazione della tecnologia di lancio spaziale in Australia.
La partnership Aukus può ridurre al minimo l’impatto di una crisi, dal conflitto al disastro naturale, sulle infrastrutture spaziali. I partner Aukus potrebbero rafforzare la resilienza delle loro società dipendenti dallo spazio espandendo le piccole costellazioni satellitari complementari in orbita low-Earth, razionalizzando l’accesso reciproco alle strutture di lancio e rafforzando le reciproche capacità nazionali di produzione spaziale.
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