La logica delle porte girevoli ha sempre trovato modo di esprimersi ai suoi massimi livelli negli Stati Uniti e l’attuale guerra tra Russia e Ucraina costituisce un’ottima occasione per riflettere sulla strettissima relazione che esiste fra istituzioni pubbliche e istituzioni private nell’ambito della sicurezza.
Vorremmo rivolgere la nostra attenzione a un personaggio poco conosciuto in Italia ma di grande rilevanza a livello di opinione pubblica specializzata americana. Stiamo alludendo all’ammiraglio in pensione James Stavridis, ex comandante supremo alleato della Nato. La sua esperienza professionale e i suoi contatti di alto livello gli consentono di avere strettissime relazioni con il settore privato americano della sicurezza. In primo luogo Stavridis è all’interno di uno dei più potenti gruppi privati nel settore militare americano e cioè il Carlyle Group. In secondo luogo è consulente nel settore informatico e delle infrastrutture della American Water Works che lo retribuisce con 263mila all’anno in qualità di direttore indipendente. In terzo luogo fa parte del consiglio di Michael Baker International, Vertical Knowledge e Bmc Software Federal.
Nel 2015 è diventato amministratore indipendente presso diversi fondi di investimento come la Neuberger Berman, ruolo questo che gli ha consentito di avere una retribuzione di 225mila dollari. Lo stesso anno è diventato presidente del comitato consultivo internazionale di Northrop Grumman, una delle maggiori industrie militari a livello mondiale.
Dal punto di vista politico nel 2016 Hillary Clinton lo aveva indicato come possibile vicepresidente, ma i suoi evidenti conflitti di interesse con numerose industrie militari lo avevano reso incandidabile. Questo tuttavia non ha rappresentato una battuta di arresto. Infatti nel 2018 è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione della McLarty Global Associates, incarico che ha ricoperto fino al 2021, è stato presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Rockefeller, su invito di Rajiv Shah, il direttore di Usaid sotto il presidente Barack Obama, e si è unito a The Carlyle Group per consigliare il suo team esecutivo e gli esperti di investimento su opportunità commerciali e questioni geopolitiche e di sicurezza nazionale. Successivamente è stato promosso amministratore delegato del fondo di private equity e vicepresidente degli affari globali. Sempre nel 2018 è stato nominato membro del consiglio di direzione di uno dei più importanti appaltatori Usa e cioè la Caliburn International con un’attribuzione annua di 50mila dollari.
Dalle nostre informazioni risulta che proprio nel 2018 ha collaborato con John Kelly, l’ex segretario alla sicurezza interna della Casa Bianca sotto l’amministrazione di Donald Trump e il generale in pensione Anthony Zinni.
Nel 2020 è stato nominato nel consiglio di amministrazione di Ankura, una società di consulenza globale che si occupa di intelligence e investigazioni. L’anno successivo è diventato membro di Fortinet, una società di sicurezza informatica con una retribuzione annua di 191mila dollari l’anno, ed è diventato membro del consiglio di consulenti strategici di Shield Capital della Silicon Valley che lo ha inserito nel comitato consultivo quando la Shield Capital ha lanciato la Security Venture Capital Fund. A livello di opinione pubblica i suoi commenti hanno acquisito una certa rilevanza, come dimostra il fatto che è diventato editorialista di Bloomberg Opinion, Time Magazine e Nbc News, dove è il principale analista di sicurezza e diplomazia internazionale.
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