Padova legge, ma anche ragiona, discute, cerca di conoscere “per avere memoria, per partecipare al presente, per aprirsi al futuro”, come dice l’avvocato Fabio Pinelli, oggi vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. L’associazione PadovaLegge è la sua creatura, nata otto anni fa per riflettere sui temi della democrazia e della vita pubblica, e sulle novità giuridiche, “non in sostituzione al mondo istituzionale, ma perché anche i privati cittadini hanno il dovere di aprire luoghi di dibattito, di conoscenza, di acculturazione”.
Il nuovo appuntamento dell’associazione è fissato per lunedì prossimo 18 dicembre (alle 11.30, ingresso libero su prenotazione a [email protected]) nell’aula magna del palazzo Bo dell’Università di Padova, su un tema di estrema, attuale emergenza: “Fronti di guerra, orizzonti di pace”. Dove la prima parte è fin troppo chiara e drammaticamente evidente, mentre la seconda vive ancora nella lista dei desideri, nelle dichiarazioni universali, ma ben poco tradotta nei fatti concreti.
Bastano due soli dati, diffusi rispettivamente dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e dall’Unicef, per comprendere la delicatezza dell’attuale momento storico e la necessità di compiere ogni sforzo utile ad arginare i teatri di guerra: solo nei primi sei mesi di quest’anno 110 milioni di persone sono state costrette a sfollare a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani, 1,6 milioni in più rispetto alla fine del 2022 (ed è evidente che questi numeri si sono poi pesantemente aggravati dagli sfollati di Gaza). Altro dato: sono 315.000 i gravi abusi contro i bambini commessi tra il 2005 e il 2022 nei conflitti, tra cui più di 120.000 uccisi o mutilati (una media di 20 al giorno), almeno 105.000 reclutati o utilizzati da forze armate o gruppi armati, più di 32.500 rapiti, più di 16.000 vittime di violenza sessuale. Sono queste le brutte tinte che oscurano il mondo oggi, mentre gli orizzonti di pace sfumano ancora distanti, confusi tra nuovi, inediti assestamenti dei blocchi mondiali, confronti di forze economiche, politiche, religiose o pseudotali, egoismi.
Proprio per questo l’associazione culturale PadovaLegge, da sempre attenta alla riflessione sui grandi temi della contemporaneità, ha deciso di dedicare un ciclo di incontri alla scomposizione degli equilibri internazionali, affrontando le molteplici conseguenze che ne scaturiscono, sul fronte umanitario, sanitario, economico, migratorio. Il nuovo incontro (che apre il ciclo “Le crisi mondiali”) vedrà la relazione introduttiva affidata a Luciano Violante, Presidente emerito della Camera dei deputati, alla quale farà seguito il dialogo tra il Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni e il Presidente della Conferenza episcopale italiana Cardinale Matteo Maria Zuppi; a moderare l’incontro sarà il giornalista e storico Giovanni Maria Vian.
Sarà l’occasione per analizzare la situazione geopolitica internazionale e soprattutto per capire se è reale la possibilità di risolvere i conflitti internazionali attraverso negoziati di pace, invece che con la supremazia di uno Stato ai danni dell’altro. La pace vista non solo come salvaguardia del diritto alla vita della popolazione civile ingiustamente colpita, ma come ipotesi concreta di un nuovo duraturo equilibrio internazionale.
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