Giuseppe Conte ha cominciato ieri gli incontri con i capidelegazione della maggioranza cui seguirà una riunione con i leader dei partiti che sostengono il suo esecutivo per cercare di tirare le fila dopo che Matteo Renzi ha minacciato di staccare la spina all’esecutivo. I tempi dovrebbero comunque consentire l’approvazione della Legge di bilancio, recependo magari alcune delle modifiche richieste dall’opposizione in modo da garantirsi il suo supporto ed evitare l’esercizio provvisorio. Secondo Francesco Forte, ex ministro delle Finanze e per il Coordinamento delle politiche comunitarie, “è difficile dire se questa sorta di verifica di Governo avrà buon esito: la situazione è molto fluida e nel frattempo è emersa una novità rappresentata dalla disponibilità espressa sia da Salvini che da Berlusconi al sostegno di un nuovo esecutivo. Del resto vi sono almeno tre segnali sull’inadeguatezza di quello attuale”.
Ce li può elencare?
Il primo riguarda la fallimentare gestione della pandemia. Non solo per come si è arrivati impreparati alla seconda ondata e come si è ancora ondivaghi sulle restrizioni relative ai giorni festivi, ma anche per come si sta predisponendo il piano di vaccinazioni anti-Covid. Al di là della campagna di comunicazione con la primula e i padiglioni nelle piazze ideata da Boeri non sappiamo molto dei più cruciali aspetti organizzativi. Per fare un esempio, non sappiamo, visto che non c’è alcuna legge al riguardo, se in questa situazione di emergenza si possa procedere con contratti senza gare di appalto o meno. Come si assumeranno le persone che dovranno fare i vaccini? Si useranno le procedure lente e complicate o saranno invece rapide?
Gli altri due segnali?
Il secondo segnale è lo spettro di un’imposta patrimoniale. Forse non è ben chiaro l’effetto a catena dannoso che può avere l’emendamento alla Legge di bilancio targato Leu-Pd. Per non superare la soglia oltre la quale si verrebbe tassati, infatti, si sarà portati a trasformare parte dei depositi bancari in spese o forme di investimento come polizze oppure a vendere immobili, il cui valore potrebbe quindi scendere. In entrambi i casi a risentirne, in un momento già per loro non facile, sarebbero le banche, visto che hanno molti immobili come garanzia. Questo pericolo andrebbe subito sventato. Il terzo segnale è l’uso delle risorse del Recovery fund.
Un tema che divide la maggioranza…
Al di là dello scontro sulla “cabina di regia”, il vero punto critico è che il Governo prevede di usare molte risorse per finanziare progetti già esistenti, non per avviarne di nuovi. Un uso sostitutivo delle risorse, quindi, per risparmiare sugli interessi, ma che riduce il potenziale di crescita del Paese che si avrebbe usando i fondi per investimenti aggiuntivi. Questi tre che ho elencato sono elementi validi per chiedere che ci sia un nuovo Governo, frutto di una sorta di “ribaltone”, che si avrebbe anche per quel che riguarda l’elezione del nuovo capo dello Stato. Forza Italia e Lega, del resto, sono forti anche nelle Regioni, le quali hanno un ruolo in questa votazione.
Oltre a Lega e Forza Italia, chi dovrebbe far parte della nuova maggioranza?
Credo che l’idea possa essere quella di spostare il baricentro dell’attuale maggioranza più al centro. Chiaramente i 5 Stelle, che si stanno già spappolando, non ci sarebbero tutti, e forse non ci sarebbe nemmeno LeU. Si potrebbe creare una coalizione tra i partiti “produttivisti”. Il nuovo esecutivo potrebbe avere un sostegno anche dai sindacati, più da Cisl e Uil che dalla Cgil. Non capisco perché la Meloni sia così contraria all’ipotesi di un nuovo Governo. In questo modo si isola, come del resto sta facendo a livello europeo il Partito dei conservatori e riformisti di cui è presidente.
Questo Governo arriverebbe a fine legislatura?
Sicuramente resterebbe in carica per tutto il 2021, visto che inizierà anche il semestre bianco. Credo che dopo l’elezione del capo dello Stato sarebbe quasi naturale arrivare fino al 2023. Secondo me, è un Governo che può condurre il Paese alle elezioni a fine legislatura e che al Quirinale riconferma Mattarella oppure elegge una figura di centrodestra.
Il Governo Conte-2 è nato anche forte di un importante appoggio europeo…
Se in questo Governo ci fossero il Pd, Italia Viva e Forza Italia, la Lega non sarebbe predominante. E poi vi sono diversi esponenti del Carroccio che non verrebbero certi malvisti dall’Europa, come Giorgetti e Zaia.
Resta da capire chi sarebbe il premier di questo Governo.
Chiaramente dovrebbe essere una personalità terza, esterna ai partiti, e non si potrebbe trattare più di Conte. Inoltre, dovrebbe essere in grado di dialogare con l’Ue per due temi in particolare che stanno a cuore a Bruxelles: che l’Italia faccia bene la campagna vaccinale anti-Covid; che le risorse del Recovery fund vengano usate bene. L’unico nome che riesco ad associare a questo profilo è quello di Draghi, ma non so se sarebbe disponibile. In alternativa va scelta una personalità carismatica del mondo manageriale/industriale. La scelta deve essere tra un leader operativo oppure tra un mediatore capace di far convivere anime della maggioranza piuttosto variegate.
(Lorenzo Torrisi)