Stamane a Uno Mattina, in diretta su Rai Uno, si è parlato del caso della madre che ha dato uno schiaffo alla figlia di 12 anni, con il giudice che le ha dato ragione. La pedagogista Erika Petrucciani ha detto la sua a riguardo, spiegando in collegamento: “Il ruolo del genitore è molto difficile, quando lo diventiamo non ci sono mai state raccontate da nessuno le difficoltà emotive che riscontriamo quando ci relazioniamo con i figli. La cosa più difficile da gestire è la nostra rabbia che spesso riversiamo sui figli, quindi un primo passo per evitarlo è quello di appellarsi a questo famoso mantra genitoriale che ci racconta questa frase: ‘Non tutto ciò che fa o dice mio figlio dipende dalla mia capacità genitoriale’ e già con questo creo una distanza che è essenziale per non aggredire i nostri figli in un modo spesso a volte violento come questo caso”.
In studio a Uno Mattina anche la psicologa Tonia Bardellino, che sempre sul caso della 12enne presa a schiaffi dalla madre dopo che ha inviato delle foto osè, ha precisato: “La punizione corporale non è mai una soluzione efficace risolutiva e valida, non dobbiamo scambiare violenza con educazione. Il ragazzo che riceve uno schiaffo non mette in atto il comportamento perchè ha paura e si inibisce, ma ha realmente compreso la motivazione e la regola?”
SCHIAFFI A FIGLIA 12ENNE PER FOTO OSÈ: “LA PUNIZIONE FISICA NON RIUSCIAMO A SRADICARLA”
“La punizione fisica – ha proseguito ancora la psicologa – era una pratica pedagogica nemmeno tanto antica che difficilmente riusciamo a sradicare ma dobbiamo pensare a tutte queste conseguenze negative di una pratica che è inevitabile”. E ancora: “L’educazione va praticata ed acquisita. Non dobbiamo adorare i nostri ragazzi come piccoli Buddha ne tanto meno usare queste violenze fisiche ma dobbiamo essere autorevoli, ascoltare i nostri ragazzi, non sminuire i nostri sentimenti, raddrizzarli piano piano e facilitare in questo modo la loro crescita”.
La pedagogista Petrucciani ha quindi ripreso la parola dicendo: “Noi dobbiamo essere un esempio per i nostri figli quindi ogni volta che agiamo un comportamento dobbiamo domandarci se quel comportamento è educativo, nel momento che loro ci guardano apprendono più attraverso l’esempio che attraverso le parole”.
SCHIAFFI A FIGLIA 12ENNE PER FOTO OSÈ: “C’E’ MOLTA CONFUSIONE FRA I GENITORI”
E ancora: “Oggi c’è un po’ di confusione in quanto stiamo passando dalla pedagogia autoritaria alla disciplina dolce e spesso i genitori sono molto confusi. Autorevolezza vuol dire mettere in discussione noi stessi e credere in noi stessi in qualità di genitori”. La psicologa Tonia Bardellino ha poi ripreso la parola: “E’ difficile essere genitori, ciò che ci fa riflettere sulla situazione dello schiaffo è dover giungere ad un tribunale che giudica il lavoro di un genitore, quindi quando si arriva a queste estremità ci poniamo domande sulla collettività e sulla famosa rete che si dovrebbe creare fra contesto famigliare, scolastico e istituzioni. Bisogna dare un ascolto empatico ai nostri ragazzi e non indottrinarli di nozioni”.
Chiusura della dottoressa Petrucciani: “I figli non vanno picchiati, umiliati e criticati perchè ne va della loro autostima, i nostri bimbi un giorno diventeranno adulti e se non li rispettiamo soffriranno da un punto di vista emotivo e avranno in futuro criticità da dover risolvere”.