Tra le operazioni che il calciomercato Roma deve smaltire in vista della prossima stagione non ci sono solo gli spinosi rinnovi, ma anche i riscatti: discorso vero in entrambi i sensi, tanto che la società giallorossa sta valutando la possibilità di trattenere Chris Smalling dopo l’ottima parte di annata disputata dal centrale inglese. Nel verso contrario, si continua a lavorare sull’asse che porta a Lipsia: qui gioca Patrik Schick, che dopo un’esperienza poco intensa e fortunata con la Roma si è trasferito in Germania, nella società controllata dalla Red Bull. Qui il giovane ceco è rinato, tornando a segnare con continuità come e più che ai tempi della Sampdoria; inevitabile che il Lipsia stia pensando al riscatto, ma il problema è che la pandemia da Coronavirus ha reso sostanzialmente impossibile (come lo stesso calciatore ha rivelato a Isport, prima che gli fosse impedito di parlare di calciomercato) che la cifra perché il club tedesco se lo assicuri a titolo definitivo corrisponda ai 28 milioni pattuiti.



SCHICK RISCATTATO DAL LIPSIA? ALLA ROMA SERVONO ALMENO 20 MILIONI

Bisognerà dunque giocare al ribasso, almeno secondo il Lipsia: il quale peraltro potrebbe non riscattare l’attaccante qualora dovesse mancare la qualificazione alla prossima Champions League, e il deludente pareggio interno contro il Friburgo ha portato il Bayer Leverkusen ad un solo punto dal quarto posto, mettendo in discussione un traguardo che per i ragazzi di Julian Nagelsmann sembrava certo (la squadra era in testa alla Bundesliga e si giocava il titolo fino a poco prima che iniziasse la pandemia da Coronavirus). Dall’altra parte però il Lipsia sa bene che dovrà sostituire Timo Werner, che ha già espresso la volontà di fare un’esperienza all’estero: la soluzione migliore, soprattutto in un calciomercato che per forza di cose dovrà essere al risparmio, sarebbe quella di affidarsi a chi è già in casa ed eventualmente superare i problemi di ambientamento. Pagare meno di 30 milioni il sostituto di un Werner che potrebbe essere venduto per 70-80 milioni sarebbe manna dal cielo, e dunque è chiaro che la Red Bull ci stia pensando.



La Roma però deve far fronte al rischio di non realizzare una plusvalenza: facendo i conti, il prezzo minimo per evitare questo scenario sarebbe 20 milioni. Considerati i vari fattori in campo, il riscatto di Schick da parte del Lipsia potrebbe arrivare sulla base di 24-25 milioni: questa almeno è la cifra sulla quale le due società starebbero lavorando. Il problema al momento è che la Bundesliga è ripartita, ma la nostra Serie A è ancora ferma e potrebbe esserlo per almeno un mese: a bocce ferme, per i giallorossi è difficile stabilire dei parametri economici e capire cosa potrebbe succedere una volta che si parlerà concretamente di calciomercato. Per adesso dunque si può solo trattare in termini che potremmo considerare astratti; eventualmente, tra qualche tempo si tornerà alle operazioni concrete e il riscatto di Schick potrà diventare una realtà, permettendo a Gianluca Petrachi di operare anche in entrata per quanto riguarda la stagione 2020-2021.

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