Il ministro della salute, Orazio Schillaci, è stato intervistato stamane da Uno Mattina in Famiglia alla luce della giornata della salute della donna: “Credo che la promozione della salute della donna sia un obiettivo strategico per migliorare la salute della popolazione, è una misura di equità del nostro sistema sanitario, è uno stimolo per migliorare le condizioni di vita di tutti e anche per fare si che l’invecchiamento sia sano fin dalle prime fasi della vita”. Sulla prevenzione: “Deve diventare in Italia sempre più diffusa, ci stiamo lavorando da quando mi sono insediato. Purtroppo durante il covid il numero di screening è diminuito, stiamo lavorando affinchè questi numeri si rialzano e soprattutto per eliminare la differenza fra le regioni”.



Il ministro della salute, Orazio Schillaci, ha quindi parlato sulle cure specifiche grazie alla medicina personalizzata: “Il nostro è uno dei Paesi più longevi al mondo, credo solo dopo il Giappone, e dobbiamo porre attenzione alla prevenzione di malattie oncologiche e malattie croniche non trasmissibili, ma la cosa importante è porre l’attenzione sulla medicina personalizzata, noi dobbiamo curare più che la malattia la persona, visto che la malattia è diversa, ci sono malattie che colpiscono soprattutto le donne e anche la cura della stessa malattia può essere diversa fra donne e uomini così come la posologia del farmaco per curare al meglio la persona e nel modo più efficace”.



ORAZIO SCHILLACI, L’INTERVISTA PER LA GIORNATA DELLA SALUTE DELLE DONNE

La conduttrice di Uno Mattina in famiglia, Monica Setta, ha quindi concluso l’intervento del ministro Schillaci dicendo: “Ottava edizione della giornata della salute della donna, le donne nonostante le sfide possono invecchiare, questo è il messaggio del ministro Schillaci, con una qualità di vita e una salute migliore, questo anche grazie a screening e prevenzione che la giornata nazionale della salute della donna, vuole promuovere, grazie di cuore al ministro per essere stato con noi”, e il ministro si è congedato dicendo: “Grazie a lei”.

Leggi anche

DAI LEA ALLE ASL/ "Valutare serve (a migliorare) ma risparmiateci le classifiche”