Orazio Schillaci, Ministro della Salute, ha parlato in una intervista a Libero dei piani del Governo di Giorgia Meloni per rilanciare la sanità pubblica. L’obiettivo primario è quello di svuotare i pronto soccorso e gli ospedali. Affinché le procedure di assistenza possano divenire più veloci ed efficienti, si è innanzitutto intervenuti sul ruolo dei medici. “Abbiamo portato a cento euro il compenso orario dei medici d’emergenza per gli straordinari e a 50 quello degli infermieri, che da ora potranno fare, come pure le ostetriche, anche la libera professione, cosa che gli era preclusa”, ha annunciato.
Gli effetti nelle sale d’attesa dovrebbero essere evidenti fin da subito. “Il problema però è anche che in Italia c’è una sorta di paradosso. Siccome l’assistenza in emergenza e gli ospedali funzionano bene, tutti vi ricorrono anche quando non ne avrebbero bisogno. C’è una corsa al ricovero anche quando non sarebbe necessario e il 70% delle persone che vanno al pronto soccorso potrebbe non farlo”. Il Ministro, in tal senso, ha già pensato ad alcune soluzioni.
Schillaci: “Svuoteremo pronto soccorso con case comunità”. I progetti del Governo
“Va rafforzata l’assistenza sul territorio utilizzando i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per avviare le case comunità e bisogna aumentare l’apporto dei medici di base nella cura, con un’operatività maggiore che passi anche attraverso la telemedicina, le visite a distanza”, queste le principali idee di Orazio Schillaci per svuotare i pronto soccorso ed evitare ricoveri non necessari.
Il Governo di Giorgia Meloni, in particolare, vuole puntare molto sulle case comunità. “È una sorta di multimedica, ma pubblica, dove il cittadino può trovare tutte quelle cure che non richiedono un’ospedalizzazione. Ne abbiamo previste 1.350, in tutta Italia, una ogni cinquantamila abitanti. Al paziente conviene andare lì, per evitare ore di attesa, essere certo di trovare lo specialista di cui ha bisogno e non rischiare di esserci mandato dal pronto soccorso, in caso di mancato ricovero, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi. Saranno luoghi sinergici, esattamente come un grande ospedale, e senz’altro garantiranno un servizio migliore rispetto a un pronto soccorso congestionato”, ha assicurato.