ELLY SCHLEIN: “CON IL PD PER SFIDARE LA DESTRA”
Dopo essere stata eletta alla Camera dei Deputati nelle ultime Elezioni Politiche, Elly Schlein ha ufficializzato il suo addio al ruolo di vicepresidente e assessore al Welfare della Giunta Bonaccini in Regione Emilia Romagna. Era nell’aria ma ora è la stessa esponente di “Green Italia”, eletta però in coalizione con il Pd, ad annunciare la sua scelta e i prossimi progetti: «Il mio non è un addio, il legame con l’Emilia-Romagna rimarrà molto stretto. Affronterò la sfida del Parlamento con lo stesso spirito combattivo degli anni passati in Regione». Elly Schlein rivendica di perseguire la «concretezza» anche nella sfida parlamentare, lanciando un messaggio di sfida alla neo Presidente del Consiglio: «ripartire dai temi che sono mancati nel discorso di Giorgia Meloni, un testo ideologico con tratti identitari di estrema destra, senza concretezza. Adesso la pacchia è finita, ma per lei. La sinistra deve reagire, ascoltare la disillusione e lo sconcerto, incanalarli in una mobilitazione a difesa di un’idea di società diametralmente opposta».
Si avvicina in questo modo sempre più all’esperienza del Pd, nei cui banchi è seduta alla Camera affianco del segretario uscente Enrico Letta: Elly Schlein a domanda diretta su “La Repubblica” non risponde affatto sul tema del Congresso Pd a cui potrebbe risultare candidata (da sola o in ticket con Stefano Bonaccini) – «Del congresso del Pd oggi non parlo» – mentre l’attacco alla Premier di FdI non si fa attendere, «di Meloni dico che il suo mi è sembrato un discorso ideologico, identitario e con un impianto vecchissimo. Non ha detto una parola sulle diseguaglianze, sul precariato, si è parlato di lavoro solo per metterlo in contrapposizione al reddito di cittadinanza, come se Meloni non sapesse del problema gigantesco del lavoro povero».
SCHLEIN LASCIA GIUNTA BONACCINI: CONGRESSO PD VIENE ANTICIPATO?
Diviene nuovo vicepresidente di Regione Emilia Romagna la dem Irene Priolo, mentre la “casella” di Schlein in giunta viene presa da Igor Taruffi a cui l’attuale deputata augura i migliori auguri, «Abbraccio Igor Taruffi che con grande competenza continuerà a portarle avanti e farà cose importanti per la Regione». In merito alla posizione delle opposizioni in Parlamento contro il Governo Meloni appena insediato, Elly Schlein lancia un appello alla sinistra in senso lato «Veniamo da una sconfitta dura, bisogna indagarne le ragioni nel profondo, vedere le contraddizioni di questi anni che hanno avuto un forte riverbero. Ora bisogna costruire ponti tra le opposizioni e poi riuscire a rialzarsi. Io sento lo sconcerto di fronte alle prime scelte di questo governo».
Dai toni usati e dal “glissare” sul fronte Congresso, sembra ormai questione abbastanza evidente l’adesione di Schlein al partito cui potrebbe anche candidarsi di guidare dopo le prossime Primarie: nella giornata di venerdì si terrà la Direzione Nazionale del Pd dove l’intervento del segretario uscente Enrico Letta dovrebbe stabilire i tempi e i modi del Congresso (comprese le eventuali nuove candidature). Ecco quello sarà un passaggio importante per capire se la parlamentare di origini svizzera, paladina ambientalista e LGBTQ+, potrà realmente un ruolo centrale nel “nuovo” Partito Democratico che si appresta a nascere nel 2023. Bonaccini, Nardella, De Micheli, la stessa Schlein, anche in ticket con il Governatore dell’Emilia Romagna: questi i nomi finora emersi, ma non sono da escludere sorprese in extremis (tranne l’ex Ministra dei Trasporti, nessuno ha ufficializzato ancora la propria candidatura) tanto sul fronte nomi quanto su cosa dovrebbe cambiare nell’immediato futuro dei Dem (nome, simbolo e statuto).