OGGI SCHLEIN VEDE BONACCINI: VERSO PRESIDENZA PD?

Oggi potrebbe essere il giorno dell’annuncio di Stefano Bonaccini nuovo Presidente del Pd: in vista dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, la prima rinnovata dopo la vittoria ale Primarie della neo-Segretaria Elly Schlein, si fanno fitte le “trame” interne alle varie correnti specie per il posizionamento da ottenere per la prossima Segreteria. Intanto ieri è stato ufficializzato per domenica 12 marzo a Roma il ritrovo presso il centro congressi “La Nuvola” (Viale Asia, 40/44) per la prima seduta della nuova Assemblea Nazionale del Partito democratico (I lavori inizieranno alle ore 10.30 e saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del PD).



In giornata, come annunciato ieri dalla giovane deputata dem, Schlein incontrerà il Presidente della Regione Emilia Romagna sconfitto al Congresso. «Quello che è certo è la volontà di lavorare insieme. Ci sarà un ruolo per lui e auspico che sia un ruolo politico di primo piano. Gli ho fatto una proposta di massima condivisione e nell’interesse del partito. Sui capigruppo ancora non ci siamo confrontati nemmeno coi gruppi. Si è aperta una fase nuova, quindi è prevista una certa discontinuità», ha spiegato ieri sera a “Otto e Mezzo” la nuova Segretaria del Pd. Dopo lievi ma comunque significative “stilettate” nei giorni scorsi su come impostare l’agenda Dem nei prossimi anni e in vista dell’organigramma da annunciare in Assemblea domenica prossima, ecco che Schlein e Bonaccini torneranno ad incontrarsi con un unico obiettivo, secondo le ricostruzioni in queste ore.



ASSEMBLEA PD, LE CORRENTI SI PREPARANO ALL’ELEZIONE DI ELLY SCHLEIN: TUTTE LE “TRAME”

Il Governatore emiliano potrebbe infatti divenire il prossimo Presidente Pd, specie dopo il “passo di lato” di chi quel ruolo lo ha già investito e su entrambi i candidati alle Primarie ha avuto uno stretto legame nel passato: parliamo ovviamente di Romano Prodi. Sebbene abbia appoggiato anche in questi giorni l’ascesa di Schlein nel Pd, dando consigli e parlando apertamente di «sforzo per unità di tutto il Partito», l’ex Premier si vocifera abbia votato per Bonaccini alle Primarie (anche se nel segreto dell’urna, come noto, Stalin non vede…). Al netto di ciò, la neo-Segretaria avrebbe voluto garantirsi un “pater-familias” di assoluto spessore come Presidente in modo da scongiurare la fuga eventuale di riformisti ed ex renziano, spaventati dalla svolta a sinistra e verso i 5Stelle del “nuovo” Partito Democratico.



Come spiega però un retroscena oggi de “La Stampa”, Schlein ci ha tentato trovando però strada sostanzialmente “chiusa”: «Lui puntualmente ripete di essere fuori dai giochi, ma non è vero: dà consigli, e gli fa piacere darli, ai capi del Pd e non solo a loro. Nelle ultime ore un sussurro dice: sarà il presidente del Pd, voluto da Elly Schlein. Lui non ha problemi a dire come stanno le cose: nulla risulta, nessuno si è fatto vivo», scrive Fabio Martini citando fonti dem vicine ai protagonisti. «Si apra ai riformismi, coinvolga tutte le intelligenze, dai sindacati alle imprese», era stato l’invito pubblico lanciato da Prodi nei confronti del nuovo corso di Schlein. Altro elemento che complicherebbe non poco l’annuncio domenica di Prodi nuovo Presidente Pd è il semplice fatto che dovrebbe correre ad iscriversi in quanto è attualmente, come noto, senza tessera per scelta personale. Al netto di tutto, per potersi quindi assicurare un sostegno leale e non “fratricida” delle correnti che non hanno votato per lei. Schlein “ripiegherebbe” su Bonaccini per la guida “morale” del Partito: «Posso solo considerare che se Bonaccini fa il presidente, con Schlein segretaria avremmo due bolognesi al vertice, che dal punto di vista campanilistico e’ molto importante», è l’endorsement dato da Pierluigi Bersani che non ha nascosto l’intenzione di ritornare alla base, come del resto anche l’altro fondatore di Articolo 1 Roberto Speranza (più defilato per il momento Massimo D’Alema, anche se il suo gradimento su Schlein è decisamente più “spinto” rispetto a quanto non sarebbe stato con Bonaccini). «Tocca a Schlein valutare se posso essere utile. Non è che io abbia bisogno di ruoli, sto facendo una cosa molto importante. Io sono molto soddisfatto di quello che sto facendo», riflette Bonaccini ieri aggiungendo con orgoglio di aver ottenuto quasi il 50% dei consensi e soprattutto di aver vinto le Primarie tra gli iscritti Pd.