IL “PIANO” DEL COMMISSARIO UE SCHMIT SUL LAVORO IN UE: “PIÙ MIGRANTI PER LE AZIENDE”
L’indomani della conferenza stampa da Bruxelles dove ha presentato il suo “piano” per il lavoro in Ue, il commissario europeo uscente per il Lavoro e gli Affari Sociali, Nicolas Schmit, è stato raggiunto da “La Stampa” per commentare le iniziative lanciate in vista della prossima Legislatura Ue. Da candidato ufficiale del PSE-S&D, il commissario lussemburghese punta alla centralità di una maggiore immigrazione “capillare” per allargare la competitività Ue sul fronte industriale e d’impresa: «abbiamo un problema anche se resto convinto che serva continuare il Green Deal, ma bisogna investire in formazione».
Secondo la visione di Schmit, occorre investire sia in produzione che installazione, sfidando la concorrenza sleale di Pechino e sfruttando appieno una miglior forza lavoro in ambito europeo, a cominciare dall’immigrazione economica: «abbiamo una popolazione che invecchia e carenza di manodopera qualificata, quindi non diteci che l’Europa non ha bisogno di immigrazione». In contrasto alle politiche del Centrodestra in Europa – e in contrapposizione al rilancio del PPE più verso i toni conservatori rispetto al recente passato – Schmit prova a marcare la differenza dei socialisti dalle altre liste centriste e della destra Ue: «persino Orban sta chiamando miranti dall’Asia», osserva il commissario Ue al Lavoro, «quello di cui abbiamo bisogno è immigrazione economica e organizzata». Secondo Schmit, incoronato leader PSE anche dalla segretaria Pd Elly Schlein, anche l’Italia ad oggi «cerca migranti, visto che nel Paese ci sono persone che non vogliono fare determinare lavori».
PARLA SCHMIT, IL CANDIDATO PSE ALLE EUROPEE: “AL POSTO DI VON DER LEYEN? CAMPAGNA ELETTORALE SARÀ LUNGA…”
Allargando il fronte del tema immigrazione, il candidato dei socialisti alle prossime Elezioni Europee non nasconde le forti differenze con popolari, conservatori e identitari, nonché una certa preoccupazione per la crescita negli ultimi sondaggi dell’area di Centrodestra in Europa: «sono preoccupato per il fatto che possano crescere», spiega ancora a “La Stampa” il commissario Schmit, «è un pericolo per i cittadini europei ed è quello che dobbiamo spiegare». Per il politico lussemburghese, le forze euroscettiche come ID o ECR «non hanno progetti per l’Europa se non smantellarla».
Tra il progetto di migranti economici per far “funzionare” il Green Deal – «o la concorrenza sleale dei Paesi come la Cina ci sconfiggerà» – dell’ex commissario Timmermans fino allo stop dei tirocini non retribuiti per puntare ad un pieno riconoscimento del lavoro non gratuito, Schmit lancia la sua campagna elettorale contro Von der Leyen: pensare però di sostituirla dopo le Elezioni Europee dipenderà dai risultati e al momento il dato per il PSE è in netto calo rispetto agli scorsi mesi (come mostrano gli ultimi sondaggi Ipsos per Euronews), «sono un candidato e dopo il 9 giugno vedremo. Abbiamo ancora una campagna elettorale per cercare di convincere l’opzione pubblica», ha concluso il commissario al Lavoro Ue.