LA VISITA DI SCHOLZ A ROMA DALLA PREMIER MELONI: COSA HA DETTO IL CANCELLIERE

Nel giorno in cui al Consiglio Affari Interni del Lussemburgo si discute sul patto migranti dell’Unione Europea è arrivato a Roma per una visita lampo il Cancelliere di Germania Olaf Scholz: stamane ha incontrato la Premier Giorgia Meloni, nel pomeriggio la salita al Quirinale per dialogare con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Migranti, stato di diritto, Patto di stabilità e crescita, impianto regole Ue: di questo e molto altro hanno parlato i due leader che nel prossimo Consiglio Europeo porteranno le rispettive istanze di Germania e Italia per uscire dalla crisi economica continentale.



«L’Italia è un partner importante e affidabile. Ci sono ottime relazioni. Collaboriamo molto bene con Roma», ha detto il Cancelliere tedesco nella conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi al termine del vertice con Giorgia Meloni. Italia e Germania lavorano insieme in Ue e Nato, ma anche nel G7 e nel G20 «e intensificheranno la cooperazione»; dopo ulteriori colloqui, ha aggiunto Scholz, «potremo firmare il Piano d’Azione Italia-Germania che abbiamo concordato». In questo senso, l’accordo industriale tra Ita e Lufthansa, spiega il capo del Governo socialista, «è testimonianza di quanto gli interessi nazionali di Italia e Germania possano essere convergenti anche sul piano strategico». Sul tema migranti, importante la mano tesa da Berlino verso le problematiche ed emergenze che Roma è costretta ad affrontare ormai da anni: «troveremo una risposta comune europea sul tema dei rifugiati e delle politiche di asilo». Per Olaf Scholz, l’immigrazione va gestita «con corridoi legali per personale qualificato, ma chi non ha diritto a rimanere deve tornare nel suo Paese». In questo senso, ha concluso il Cancelliere, la strategia di «scaricare i problemi sugli altri e puntare l’indice è destinata a fallire», evidenziando poi i grandi sforzi compiuti dall’Italia «a fronte dell’emergenza migratoria, ma anche l’accoglienza di rifugiati in Germania, sia dall’Ucraina sia da altri Paesi».



MELONI A SCHOLZ: “MIGRANTI E PATTO STABILITÀ, UE CON VECCHIE REGOLE”

Nel discorso alla stampa al termine del vertice italo-tedesco, la Premier Giorgia Meloni è partita dal tema dei migranti per ribadire la collaborazione proficua tra i due Paesi anche nell’ottica del prossimo accordo europeo sulla tematica: «La Germania sa che senza l’Italia e le nazioni di frontiera è molto più difficile avere una politica sulla migrazione europea che funzioni meglio di quella attuale. Nel Consiglio abbiamo lavorato per superare la contrapposizione tra movimenti primari e secondari, un cambio di paradigma su cui c’è consenso ampio e di questo ringrazio Scholz. Se non affrontiamo il tema della difesa dei confini esteri, non combattiamo il traffico di esseri umani, distinguendo tra chi ha diritto alla protezione e chi non ce l’ha, sarà molto più difficile affrontare una serie di sfide».



Se l’Italia e gli altri Paesi europei non affrontano il tema della difesa dei confini esterni dell’Unione europea, sottolinea Meloni, «se non combattiamo il traffico illegale di esseri umani distinguendo chi ha diritto alla protezione, secondo la Convenzione di Ginevra, e chi invece non ha diritto a quella protezione, sarà molto più difficile affrontare una serie di sfide che abbiamo di fronte. Stiamo discutendo sul tema della revisione degli accordi di Dublino, speriamo che ci si possa trovare a metà strada per mettere insieme gli interessi di tutte le nazioni». Con Scholz la leader FdI ha parlato anche della potenziale “bomba migratoria” in arrivo dalla Tunisia: «Io sono stata nei giorni scorsi e, come sapete, domenica torneremo con la presidente Von der Leyen e con il premier olandese Mark Rutte per aprire a una cooperazione sul piano europeo che serve ad aiutare una nazione in difficoltà nonché a regolare i flussi migratori: una Tunisia in difficoltà significherebbe un domino di ulteriori problemi»; con la Germania la posizione è comune, dice Meloni, «serve affrontare con pragmatismo la situazione tunisina è prioritario, perché destabilizzazioni in quell’area avrebbero gravi ripercussioni sull’intero Nord Africa e che arriverebbero inevitabilmente da noi». Tema non da meno quello affrontato sul campo economico, in particolare sulla necessità di ricostruire un Patto di stabilità e crescita sensato per l’Unione Europea: «con Scholz siamo d’accordo con la revisione del Patto» e sul fatto che «le vecchie regole sono superate e che le nuove devono tenere conto della competitività dei nostri sistemi». La Presidente del Consiglio ha poi aggiunto della necessità di un nuovo Patto di Stabilità «che guardi molto al sostegno e alla crescita, perché la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta da visione e regole adeguate».