Olaf Scholz e la visita in Cina che fa discutere

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha fatto sapere che il 4 novembre visiterà la Cina, accolto dal leader cinese Xi Jinping. “La politica cinese è cambiata enormemente negli ultimi anni”, ha detto il cancelliere, “e quindi anche la nostra politica verso la Cina deve cambiare“. Ha poi posto anche l’attenzione sul fatto che, a fronte della situazione che si è creata con il gas russo dopo lo scoppio della guerra, la Germania deve imparare a non dipendere più dagli altri paesi, soprattutto se non condividono i valori tedeschi.



Il portavoce di Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, in merito alla visita in Cina, ha detto che il cancelliere discuterà con il leader comunista degli aspetti relazionali con la Cina, con attenzione anche alle tensioni in Asia. Affronteranno anche il tema dei diritti umani e verranno indagate le posizioni di Pechino in merito al conflitto in Ucraina. In merito a quest’ultimo punto Scholz ha già detto che spingerà la Cina a rivedere le sue dichiarazioni sulla Russia, ma pere vederne gli esiti dovremo sicuramente attendere venerdì dopo la visita del cancelliere nelle terra del dragone.



Olaf Scholz vola in Cina: le critiche dai leader mondiali

Ovviamente la notizia di Olaf Scholz che si recherà in visita in Cina per cercare di riallacciare i rapporti con il regime di Xi Jinping non è passata in sordina e in molti ritengono che sia uno dei momenti peggiori per tentare una via di mediazione con la Cina. Il cancelliere, dal conto suo, ha dichiarato di voler solo fare da apripista e che l’obiettivo è quello di trovare una collaborazione tra tutta l’Europa (promossa dalla Germania) e la Cina.

La visita di Olaf Scholz in Cina sarà la prima di un leader del G7 dalla pandemia da Coronavirus, ma anche dalla riconferma di Xi Jinping in qualità di capo di stato. Infatti, parte delle critiche mosse a Scholz per la sua decisione di andare a Pechino, riguardano proprio le dichiarazioni di Xi Jinping durante il Congresso del Partito Comunista con le quali rinnova la sua linea dura in merito a Taiwan. Inoltre, la visita avviene poco giorni dopo l’acquisto da parte di Cosco (gigante commerciale cinese) del 24,9% del porto di Amburgo, avvenuta tra le critiche di Washington e i tentativi dei consiglieri di Scholz di non cedere le quote a Pechino.