LE DICHIARAZIONI CHOC DEL CANCELLIERE SCHOLZ SULLA GUERRA IN UCRAINA

«La Germania deve essere pronta a un’escalation in Ucraina»: è un grido di allarme quello lanciato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervenuto oggi pomeriggio ad una conferenza a Berlino ospitata dal quotidiano Süddeutsche Zeitung. Mentre negli scorsi giorni gli sforzi diplomatici, su pressione di Usa e Nato, hanno compiuto alcuni significativi passi avanti per evitare la terza guerra mondiale, l’evoluzione di questi ultimi giorni (la tensione sul missile caduto in Polonia e i nuovi bombardamenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia) hanno di nuovo addensato di nubi nerissime il futuro dell’Ucraina. A preoccupare, come detto più volte dal Presidente Zelensky in questi giorni, è la morsa dell’inverno rigido che rischia di trascinare il conflitto in corso da quasi 9 mesi in una catastrofe per tutte le truppe sul campo.



Secondo Scholz, l’escalation che sarebbe pronta ad esplodere tra Kiev e Mosca potrebbe cominciare con «la distruzione delle infrastrutture»: in questo senso, l’allarme gettato dal servizio di rete elettrica ucraino è pronto a dimostrarlo, «Il sistema elettrico dell’Ucraina è vicino alla distruzione». La conferma è giunta anche dall’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell: «Un altro attacco come quello dei giorni scorsi da parte della Russia lo distruggerà completamente. E in quel caso – aggiunge il diplomatico europeo – non si potranno più usare le infrastrutture di carico e scarico nei porti, con effetti anche sulla capacità di esportazione di prodotti alimentari».



GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE MOSSE DELLA GERMANIA E L’ASSE CON LA CINA

«Alla luce degli sviluppi della guerra e dei visibili e crescenti fallimenti della Russia, dobbiamo essere pronti a un’escalation», ha affermato Scholz in una nota poi diffusa al termine della conferenza. L’Europa e l’Occidente temono fortemente i prossimi giorni per eventuali peggioramenti di una condizione che già oggi porta ai “confini” di una terza guerra mondiale su ampia scala. Il cancelliere ha poi commentato il suo recente viaggio in Cina, sottolineando l’importanza del comunicato congiunto rilasciato da Germania e Cina contro l’uso di armi nucleari: «Xi ha convenuto che entrambi i leader si oppongono congiuntamente all’uso o alla minaccia dell’uso di armi nucleari sull’Ucraina», anche se allo stesso tempo Pechino si è astenuto dal criticare la Russia o meglio ad invitare il Cremlino a ritirare le proprie truppe.



Ai giornalisti presenti nella conferenza a Berlino, il cancelliere socialdemocratico ha rivendicato l’azione del suo Governo in sostegno completo a Kiev: «Germania non fa abbastanza per aiutare l’Ucraina? Al di fuori di noi, solo il Regno Unito e gli Stati Uniti forniscono dei lanciarazzi multipli, per arrivare all’artiglieria. Con i nostri obici corazzati, abbiamo fatto ciò che è necessario e urgente per l’impegno dell’artiglieria nell’est dell’Ucraina e mostriamo ciò che possiamo fare con la difesa aerea». Rispondendo a critiche piovute in patria e anche in Europa, Scholz stizzito chiosa «penso che potremmo forse correggere il tono che alcuni hanno preso l’abitudine di utilizzare, prendere atto della realtà e constatare, io lo so, che la Germania è uno dei Paesi che nel modo più efficiente sostengono maggiormente l’Ucraina».