La commissione Istruzione, Cultura e Sport della Camera ha approvato all’unanimità la risoluzione a favore di Alex Schwazer e la sua partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Schwazer avrà pieno sostegno da parte del Governo italiano che si impegna ad adottare iniziative, nel rispetto dell’autonomia dell’ordinamento sportivo, per chiedere “agli organi sportivi internazionali di prendere atto della sentenza del Tribunale di Bolzano, dalla quale Schwazer e’ uscito innocente dall’accusa di doping“. Di fatto la commissione della Camera ha chiesto al CIO e soprattutto alla WADA, l’agenzia internazionale sul doping, di tenere in considerazione la sentenza in cui si stabilisce come Schwazer sia risultato innocente e vittima di una manipolazione che avevano attestato la sua seconda positività al doping. Ad annunciare la risoluzione è stato il deputato della Lega in commissione, Daniele Belotti, primo firmatario del documento: “Ora si prenda atto della vicenda di malagiustizia nei confronti del marciatore e, dopo quattro anni e mezzo di fango, nell’ottica del rispetto per la giustizia italiana si tenga conto presso le sedi internazionali competenti di ciò che emerge dal processo, consentendogli di disputare i Giochi olimpici“.
MA LA WADA USA IL PUGNO DURO
Il sostegno del Governo è sicuramente importante, ma al momento da parte della Wada non sembrano essere arrivati segnali incoraggianti. L’Agenzia Mondiale Antidoping ha emesso una nota ufficiale per commentare la risoluzione a favore di Schwazer della commissione governativa italiana: “La Wada prende atto della decisione della VII Commissione della Camera dei Deputati di approvare una risoluzione relativa al procedimento penale contro il corridore Alex Schwazer. In ogni occasione la Wada ha agito in buona fede e nel pieno rispetto di tutte le procedure e le leggi applicabili, nel tentativo di assistere il Tribunale. La Wada sostiene tutte le evidenze che ha fornito e che ritiene siano state scientificamente provate oltre ogni ragionevole dubbio davanti al Tribunale. Inoltre rileva il fatto che nel 2016 Alex Schwazer è risultato positivo allo steroide testosterone. World Athletics gli ha intentato contro una causa, e la Corte di Arbitrato per lo Sport lo ha ritenuto colpevole di aver commesso una violazione delle norme antidoping, secondo quanto previsto dal Codice Mondiale Anti-Doping. Vista la sua recidività, ha ricevuto una sospensione di otto anni e rimane ineleggibile per gareggiare fino al 7 luglio 2024“.