Nel corso della lunga intervista a Oggi è un altro giorno, Giovanni Scialpi ha anche parlato dei problemi economici che ha attraversato in passato: «Nel nostro mestiere capita. Io mi sono trovato completamente senza lavoro, ero impotente. Io ero pronto a fare il cameriere, lavoro che avevo già fatto da ragazzo». Shalpy ha voluto dedicare un pensiero a Sabrina Salerno, amica che gli è rimasta vicino nel momento buio: «Sabrina Salerno mi ha aiutato e sostenuto con una fondazione americana. Grazie al crowdfunding mi ha aiutato a fare gli spot sui social per aiutarmi a finire il disco. Per me è stato il massimo. Vuol dire che mi vuole bene e io le voglio bene».



Giovanni Scialpi si è poi soffermato sul successo e sul rapporto con la notorietà: «Il successo l’ho vissuto anche con un po’ di paura. C’era questa ottusità dell’artista, che non ha memoria. Domani sarà un altro giorno e non ci si ricorda cos’è stato il giorno prima. Ogni tanto ripenso al passato perché lo ricordano gli altri. Sono felice di rivedermi». (Aggiornamento di MB)



GIOVANNI SCIALPI (SHALPY): “HO SOFFERTO LA DEPRESSIONE”

«Non sono stato benissimo»: così ha esordito Giovanni Scialpi, meglio noto come Shalpy a Oggi è un altro giorno. Il cantante ha parlato della depressione che lo ha colpito: «Io sono resiliente, sono un trasformatore di energia. Elaboro tutta la carica negativa e la butto fuori in carica positiva. Sono riuscito a superare il momento difficile dopo essermi accorto di essere senza difese, nudo. Quando sei completamente nudo, è bello se c’è qualcuno che ti comprende. Ho capito che dovevo riprendermi e andare avanti».

Nel corso dell’intervista a Serena Bortone, Shalpy ha ricordato la nonna partigiana, un grande esempio per lui: «Mia nonna mi ha insegnato di avere molto coraggio. La sorella andava a vendere l’oro a Mussolini per ricevere farina o latte. Mia nonna riempiva la borsa di latte, ma sotto c’erano le bombe molotov e riusciva a portarle dove si nascondevano i partigiani. I partigiani sono stati salvati da mio nonno, nascondendoli nelle foglie».



GIOVANNI SCIALPI (SHALPY) A OGGI È UN ALTRO GIORNO

«Quando ho iniziato a cantare mia madre ha sempre avuto una predilezione per me. Mio padre faceva il carabinieri e voleva tranquillità. Ma io non ero tranquillo per nulla, ero molto irrequieto, ero un artista. Mi sono fatto regalare una chitarra, con i primi tre accordi imparati ho fatto Cigarettes and coffee», ha raccontato Giovanni Scialpi sui suoi primi passi nel mondo della musica, per poi parlare del rapporto con il padre: «Quando mi ha visto la prima volta in tv, mi ha detto: “Io non vado più al bar, mi vergogno da morire”. Io facevo la sigla di chiusura di Bim Bum Bam – ha proseguito Shalpy – Io tenevo moltissimo al suo giudizio. Lui era molto orgoglioso con gli amici, ma non riusciva a dimostrare molto affetto. Non abbiamo avuto un grande rapporto. Quando stava per morire però ci siamo capiti, lo ricorderò per tutta la vita». Giovanni Scialpi ha poi parlato dei suoi desideri attuali, soffermandosi anche su qualche sliding doors: «Sono ancora un ragazzo. Oggi sogno il mio mestiere, non ne posso fare a meno. Mi piace tanto, ho fatto teatro, avrei potuto fare cinema ma ho rifiutato come uno stupido la proposta di Monicelli. La recitazione mi piace tanto».