C’è un nuovo strumento sul web, disponibile per tutti coloro che hanno a cuore l’educazione scientifica (e l’educazione più in generale): è la rivista Emmeciquadro che dopo oltre tredici anni di pubblicazioni diventa completamente on line all’interno del più ampio contenitore che è ilsussidiario.net. Vi si può accedere dalla barra presente nella parte alta dio tutte le pagine de Ilsussidiario.net o direttamente al link www.emmeciquadro.eu.
Un passaggio non da poco, ma nel segno della continuità, come viene indicato nell’editoriale del numero 42: continuità del lavoro e dell’esperienza, principalmente evidenziata dalla permanenza di tutti coloro che finora hanno contribuito, secondo varie modalità, a costruire questa realtà: redazione, collaboratori, Consiglio Scientifico.
Ma non sono poche le novità. Alcune sono frutto di una permanente riflessione sull’impostazione della rivista, che ha portato a e riorganizzazione e razionalizzare i contenuti, riducendo a cinque le sezioni che assumono nuovi nomi, più omogenei e immediatamente esplicativi.
Altre novità sono dettate dal particolare strumento utilizzato. Quella più appariscente è l’acquisto del colore, che prima era stato utilizzato solo occasionalmente. Sempre l’editoriale osserva come «nella comunicazione scientifica la visualizzazione assume un ruolo importante, che va di pari passo con l’osservazione; noi riteniamo che una rivista offra un servizio utile al lavoro educativo degli insegnanti anche attraverso la modalità con cui presenta e organizza i diversi apparati che compongono un articolo, ad esempio quelli iconografici».
Poi ci sono le possibilità derivanti dalla particolare struttura che assumono le “pagine”, che nei browser di internet sono più simili ai rotoli dei manoscritti antichi che non alle pagine di un moderno magazine. Così la home page non ha un equivalente cartaceo e consente un colpo d’occhio efficace sull’ultimo numero e sulla struttura stessa della rivista.
C’è anche da sottolineare l’opportunità, tipica del formato ipertestuale, di ampliare i contenuti di ogni articolo e di accedere agli approfondimenti in modo immediato, sfruttando i “link” che consentono un’esperienza di lettura nuova, alla quale un po’ tutti ci stiamo abituando; «anche se non pensiamo di abusare di tale strumento, consapevoli dei sui limiti e dei rischi che presenta (e che già segnalavamo in uno dei primi numeri), come quello di una frammentazione e superficialità delle conoscenze».
In futuro la redazione conta di poter presentare anche maggiori contributi multimediali, una maggior integrazione tra contenuti testuali, immagini e video; col contributo diretto che può arrivare dall’esperienza viva delle scuole e dei gruppi di insegnanti “al lavoro”.
Infine il fattore tempo, che qui gioca in un modo tutto speciale. Ogni numero uscirà alla data prevista, come prima, ma potranno esserci anticipazioni e anteprime tra un’uscita e l’altra; e potranno essere più rapidi i feedback dei lettori, «contribuendo ad animare e allargare un dibattito sull’educazione scientifica, di cui c’è tanto bisogno».