Un progetto europeo dalle grandi aspettative vissuto in prima persona. L’autore, già insegnante di Scienze al liceo, collabora come volontario alle attività dell’Orto Botanico di Bergamo e si è coinvolto nel Progetto Europeo INCREASE che studia quattro importanti legumi alimentari (ceci, fagiolo, lenticchia, lupino) con una strategia di raccolta dei dati e di confronto basata sulla partecipazione attiva di enti specializzati e/o di singoli cittadini.
Il progetto ha come scopo quello
di migliorare lo stato delle risorse genetiche dei legumi considerati e di sviluppare strumenti innovativi per la loro coltivazione e il loro consumo. Una serie di ricerche anche sui metodi di conservazione più adatti a promuovere la biodiversità agricola in Europa.
Una avventura iniziata da poco che, nell’arco di sei, anni potrebbe dare frutti importanti.



 

Sono trascorsi due anni da quando l’Orto Botanico di Bergamo ha preso l’iniziativa di aderire al progetto europeo di ricerca denominato INCREASE (Intelligent Collections of Food Legumes Genetic Resources for European Agrofood Systems).
INCREASE si occupa di migliorare lo stato delle risorse genetiche di quattro importanti legumi alimentari (ceci, fagiolo, lenticchia e lupino), nonché di sviluppare sia gli strumenti per la coltivazione e il consumo delle leguminose alimentari che i metodi di conservazione adatti a promuovere l’uso della biodiversità agricola in Europa.
Il progetto coinvolge 28 partner fra università, centri di ricerca e istituzioni internazionali ed è finanziato dal programma di ricerca Horizon 2020 dell’UE a cui partecipano ben 14 nazioni diverse.
In modo interessante, come vedremo, al progetto possono aderire anche singoli cittadini europei a cui verranno distribuite un numero di sei bustine contenenti semi di fagioli appartenenti a cultivar diverse da coltivare e moltiplicare.
Io partecipo a questo progetto perché, dopo lunghi anni di insegnamento al liceo, collaboro come volontario presso la sezione di Astino dell’Orto Botanico di Bergamo, cosiddetta Valle della Biodiversità, adagiata sui colli nei dintorni della città di Bergamo.
In particolare, mi occupo di studiare alcune varietà di leguminose: in questo luogo coltiviamo, fotografiamo e raccogliamo tutti i dati che riusciamo ad analizzare come, per esempio, l’altezza raggiunta della pianta, il periodo della comparsa e il colore dei fiori, il numero di baccelli, il numero, il colore e il peso dei semi insieme ad altre caratteristiche fenologiche. Facendo questo individuiamo le cultivar migliori per studiare e sostenere la biodiversità nel nostro territorio.




Quattro legumi per l’alimentazione

 Attualmente il fagiolo è il legume da granella più importante per il consumo umano in tutto il mondo e il più consumato in Europa con una domanda in aumento negli ultimi anni.
È in gran parte coltivato come fagiolo secco, o fresco (fagiolini) e rappresenta una fonte cruciale di proteine soprattutto nell’America Latina e nell’Africa orientale.

 

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Gianluca Visconti
(già docente di Scienze Naturali, Chimica e Geografia, è collaboratore volontario dell’Orto Botanico di Bergamo)

 

© Pubblicato sul n° 83 di Emmeciquadro



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