Basterebbe leggere l’ampia Introduzione (da pagina V a pagina XVIII) scritta da Dario Generali a questo volume per capire, con sempre maggior chiarezza, il rigore del metodo di indagine che ha reso Antonio Vallisneri (1661-1730) un punto di riferimento per le scienze naturali del XVIII secolo.
Generali, il coordinatore scientifico dell’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Vallisneri, sembra appassionarsi sempre di più, volume dopo volume, alla genialità dello scienziato; qui ne ripropone, in termini stimolanti, le osservazioni, gli esperimenti, le scoperte sulla vita degli insetti.
Delle opere di Antonio Vallisneri sono stati pubblicati finora i manoscritti (Quaderni di osservazioni, Consulti medici), diverse opere edite in volumi e un corposissimo Epistolario 1714-1729. Questo è, invece, il decimo volume della Biblioteca dell’Edizione Nazionale, «collana destinata a raccogliere le pubblicazioni e i materiali funzionali ai lavori dell’Edizione», che ha visto interventi di illustri autori a commento dei lavori man mano pubblicati.
Nell’arco di tempo che va da Francesco Redi (1626-1697) a Lazzaro Spallanzani (1729-1799), il tema della generazione spontanea degli organismi «imperfetti» è stato uno dei più discussi in Italia.
Gli esperimenti di Redi avevano del tutto confutato la generazione spontanea della «mosca carnaria», ma molti parassiti di piante e animali non erano neppure stati identificati, per altri il ciclo vitale era difficilmente osservabile e lo stesso Redi aveva messo in dubbio una loro origine specie specifica. Vallisneri, con una serie di studi, esemplari per rigore metodologico e competenza tecnica, giunse a illustrare l’origine, sino ad allora del tutto ignota, di molti parassiti.
Questo volume raccoglie quattro saggi.
Il primo e più corposo, circa 90 pagine, è di Dario Generali: Un fronte della battaglia contro la tesi della generazione spontanea. Molto articolato, dopo un breve inquadramento storico analizza ampiamente le posizioni di Redi, il suo dibattito con Malpighi, la corrispondenza tra il collaboratore di Redi Diacinto Cestoni e Vallisneri. Il corpo principale del contributo fa riferimento ai Quaderni di osservazioni e agli studi sui diversi tipi di parassiti: di animali, di insetti, di frutti, semi ed erbe. Ben 30 pagine (61-93) sono dedicate agli Insetti parassiti delle rose: «Per la loro chiarezza ed esemplarità lo studio, l’osservazione e la ricostruzione del ciclo biologico della “mosca rosirega” rappresentarono per Vallisneri la confutazione definitiva della tesi che attribuiva gli insetti parassiti delle piante alla forza generatrice delle loro anima, così come sostenuto da Redi nel suo rimarcabile errore» (pagina 61). Proprio questi studi sono, secondo Generali, una «memoria esemplare» del metodo naturalistico dello scienziato Vallisneri che «con la forza delle evidenze sperimentali e delle argomentazioni» confuta definitivamente la questione della generazione spontanea, a favore della tesi dell’origine parentale di ogni essere vivente (pagina 93).
Molto articolato è anche il contributo di Francesco Andrietti e Carlo Polidori, Un’analisi storico-biologica delle indagini di Antonio Vallisneri e Diacinto Cestoni su vespe parassitoidi e galligene.
Si presenta un Vallisneri desideroso di appurare direttamente i risultati dei fatti che va descrivendo e di liberarsi dell’erudizione che caratterizzava ancora fortemente le ricerche naturalistiche. Inoltre, si cercano di individuare, secondo i criteri sistematici attuali, gli insetti studiati da Vallisneri. Per le vespe parassitoidi il lavoro vallisneriano di riferimento è Saggio de’ Dialoghi sopra curiosa origine di molti insetti, scritto secondo lo stile galileiano, che vede come protagonisti Plinio e Marcello Malpighi (morto da appena due anni) a sostenere le tesi di Vallisneri.
Il terzo contributo, di François Duchesneau, è in lingua francese: La controverse entre Andry e Vallisneri au sujet des vers parasites de l’homme. Il tema dei vermi parassiti dell’uomo era molto dibattuto in campo medico negli anni (1700-1730) in cui Vallisneri opera, come medico, a Padova. La controversia con Nicolas Andry sulla tenia si sviluppa con una serie di pubblicazioni e recensioni critiche. Alla luce delle conoscenze attuali sui cicli vitali dei vermi cestodi le teorie di Andry e quelle di Vallisneri sono entrambe confuse e frammentate, ma sono significative dal punto di vista storico, per affermare la preminenza dell’osservazione nella ricerca sperimentale.
Anche il quarto contributo, «Ingannante perché ingannato». Legittimità e limiti della raffigurazione parassitologica nelle ricerche vallisneriane, di Stefano Spataro, è incentrato sulla disputa tra Vallisneri e Andry. Si chiarisce che Vallisneri critica il metodo di Andry che si limita a utilizzare raffigurazioni di altri scienziati e non compie osservazioni dirette e ripetute. «Andry è stato ingannato ed è a propria volta diventato ingannatore accettandole acriticamente, senza sottoporle alla verifica sperimentale diretta» (pagina XV).
Al di là della prima impressione, questo volume non è solo per pochi addetti ai lavori; anche chi sa un po’ di biologia può scoprire cose nuove. Non è facile districarsi nel dibattito storico, a volte confuso, sulla generazione spontanea. Questo libro chiarisce molte sfaccettature del problema e, soprattutto, attraverso un personaggio reale, mostra come il rigore metodologico e la passione per la ricerca possano dirimere questioni fondamentali nella comprensione della vita.



Dario Generali (a cura di)

Ex ovo omnia

Parassitologia e origine delle epidemie nelle ricerche e nell’opera di Antonio Vallisneri

Olschki, Firenze 2019

Pagine 232      euro 29,00

 

Recensione di Maria Cristina Speciani

 

 

© Rivista Emmeciquadro

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