Le scienze della vita in Lombardia valgono il 13% del Pil
Il settore delle scienze della vita, secondo un recente rapporto redatto da Assolombardia e presentato al Milano Life Scienze Forum, vale per la sola Lombardia il 13% del Pil, che rappresenta anche il 3% su base nazionale. Dati sicuramente importanti e che testimoniano come nel corso degli ultimi anni la sanità e tutti i settori annessi, siano cresciuti, nonostante la pandemia da covid che avrebbe potuto, potenzialmente, indebolirli.
Secondo lo special advisor di Confindustria per le scienze della vita, Gianfelice Rocca, per l’Europa e per la Lombardia il settore può essere fondamentale per il rilancio economico. Secondo un’analisi della Cattolica, invece, il quadro sanitario lombardo in generale è mediamente efficiente, in una delle regioni italiane più performanti, anche in virtù dell’importante sinergia tra pubblico e privato che si riflette anche sulla qualità della ricerca. Tuttavia, il settore legato alle scienze della vita, sempre secondo la ricerca della Cattolica, presenta spazi di miglioramento. Infatti, il rapporto tra medici e pazienti rimane inferiore alla media nazionale e sarebbe opportuno, in tal senso, potenziare i servizi anche al fine della riduzione dei tempi d’attesa.
Spada: “La sanità sia esclusa dal Patto di Stabilità”.
Insomma, nonostante le ovvie possibilità di miglioramento, le scienze della vita rappresentano, per la Lombardia, un comparto fondamentale ed economicamente stabile. Lo spiega anche Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, durante il Forum, sottolineando che “Milano è il cuore di questo comparto, che genera 74 miliardi di produzione, quasi 27 di valore aggiunto”. Un’eccellenza che, tuttavia, “va tutelata”.
Secondo Spada, infatti, per tutelare il settore delle scienze della vita “è fondamentale far passare, a livello europeo, il principio per cui gli investimenti nella sanità non siano sottoposti al Patto di Stabilità. In caso contrario, significa limitare la capacità della filiera di generare crescita, benessere, coesione sociale, ricerca, innovazione, tech transfer e nuovi industria”. Capacità, tuttavia, minacciate anche “dalla recente proposta della Commissione sulla revisione della legislazione farmaceutica continentale”. Secondo Guido Bertolaso, assessore al welfare della Lombardia, sul settore delle scienze della vita “dobbiamo lavorare insieme e fare ancora di più. E il piano socio-sanitario che abbiamo presentato è una risposta. Si tratta di una grande sfida ma se avremo cinque anni per lavorare credo che da qui verranno grandi soddisfazioni per i nostri cittadini”.