Secondo uno studio su un esteso numero di ricerche condotte in vari Paesi, le donne che hanno avuto un aborto possono correre un rischio maggiore di dare alla luce, in maternità successive, bambini prematuri o sotto peso. L’indagine, effettuata in Canada, aveva come scopo la ricerca delle ragioni alla base delle nascite prima del termine o di bambini sotto peso. Ilsussidiario.net ha chiesto al Dottor Prakesh Shah, del dipartimento di Pediatria dell’ospedale Mount Sinai di Toronto e autore dello studio, di illustrare i risultati ottenuti dal gruppo da lui guidato.



Dottor Shah, può descrivere il metodo e i risultati del vostro studio?

Abbiamo raccolto i risultati di 37 ricerche pubblicate in vari Paesi, che avevano lo scopo principale di chiarire quale fosse il rischio della nascita di bambini prematuri o sotto peso nelle maternità successive per donne che avessero avuto aborti in gravidanze precedenti. I dati raccolti da questi studi li abbiamo poi rielaborati con una tecnica originale chiamata meta-analisi. Secondo i risultati da noi ottenuti, una donna con precedenti interruzioni indotte di gravidanza ha una probabilità maggiore del 35% di avere un bambino sotto peso alla nascita e del 36% di una nascita prematura rispetto ad una donna che non ha avuto aborti. Abbiamo anche riscontrato che l’aumento di probabilità di nascite premature/sottopeso era maggiore in presenza di precedenti aborti rispetto ad altri fattori comunemente conosciuti come possibili cause. Inoltre, il rischio aumenta con l’aumentare del numero di interruzioni di gravidanza.



Ci sono altri studi simili?

Il nostro studio è l’analisi combinata di tutte le ricerche pubblicate fino al dicembre 2008. 

Quali sono i possibili sviluppo della vostra ricerca?

Sono necessari ulteriori studi per accertare il grado di sicurezza ed efficacia dei nuovi metodi di interruzione indotta della gravidanza, in quanto non esistono dati in proposito.

Le nascite di bambini prematuri hanno conseguenze sulla salute della donna, sia fisicamente che psicologicamente?

Certamente. Una nascita premature ha un forte impatto individuale, familiare e sociale non solo sulla salute, ma anche in termini psicosociali, economici e mentali su una persona ( sia il padre che la madre).  



Secondo il vostro studio è possibile identificare differenti conseguenze tra aborto clinico e farmacologico? Questo è un punto attuale in Italia nel dibattito attorno all’introduzione della pillola Ru486  

Come abbiamo indicato nel nostro studio, le nuove metodologie per procurare l’aborto richiedono ricerche ulteriori per accertare il loro livello di sicurezza.