Un vero aerogeneratore modello Vestas V25, collocato nel cuore di Roma è la principale attrazione della Giornata Mondiale del Vento, proclamata per oggi 15 giugno. In un momento in cui il dibattito sul nostro futuro energetico si fa sempre più vivace, l’idea di poter constatare da vicino la tecnologia che c’è a monte della produzione di questa forma di energia desta l’interesse di molti e rappresenta un’evidente fonte di curiosità per tutti coloro che si avvicinano al mondo dell’eolico.
La Giornata Mondiale del Vento è una campagna internazionale di sensibilizzazione volta a promuovere l’energia eolica, fonte pulita e inesauribile, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica su risparmio energetico, fonti rinnovabili, questioni ambientali. In tutto il mondo sono in programma numerose iniziative, conferenze, esibizioni, manifestazioni sportive, volte a sottolineare l’importanza che allo stato attuale rivestono le fonti rinnovabili e, nel caso specifico, l’eolico. In Italia la manifestazione è coordinata dall’ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) in collaborazione con EWEA (European Wind Energy Association) e GWEC (Global Wind Energy Association). L’iniziativa, oltre a richiamare l’interesse di diverse istituzioni e dell’opinione pubblica in generale, ha avuto il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Comune di Roma oltre all’adesione del Presidente della Repubblica. Gran parte delle iniziative in programma si stanno svolgendo a Roma, nello splendida cornice del Parco dei Daini di Villa Borghese, spazio concesso dal Comune di Roma, in cui si è provveduto all’allestimento di una tensostruttura di oltre 1.000 metri quadrati, il Pala Energia ANEV, e all’installazione dell’aerogeneratore. Attualmente sono in corso di svolgimento convegni, esposizioni dei principali operatori del settore, attività ludiche e formative.
Tecnologia che attualmente si sta muovendo prevalentemente in due direzioni opposte per venire incontro ad esigenze di installazione divergenti. Nel settore dell’eolico di grande taglia si sta assistendo alla proliferazione di progetti di turbine che oltre all’affidabilità garantiscano un elevato grado di versatilità, il tutto mentre ci si sta indirizzando verso taglie di potenza che si attestano nel range di 2 -3 Megawatt. La ricerca nel settore sta portando alla predisposizione di turbine che garantiscano un elevato livello di producibilità anche in siti con ventosità medio – basse seppur costanti. Tutto ciò va visto nell’ottica di massimizzare le potenzialità dei siti attualmente disponibili per le installazioni.
Va ricordato al riguardo, che oltre alle esigenze di natura tecnologica e alla vincolistica ambientale, territoriale e paesaggistica presente, tutti gli associati ANEV, in base ad un Protocollo sottoscritto con le principali associazioni ambientaliste (Legambiente, Greenpeace e WWF, accordo rinnovato proprio in occasione della manifestazione Giornata Mondiale del Vento) sono chiamati a seguire una serie di regole al fine di realizzare un progetto di “buon eolico”. Tali dettami prevedono, oltre l’utilizzo delle migliori tecniche realizzative, il rispetto di alcune attenzioni progettuali ed ambientali, oltre a specifiche disposizioni per gli aspetti visivi delle installazioni che gli impianti eolici devono seguire.
Il secondo aspetto da considerare nell’ambito del progresso tecnologico del settore è lo sviluppo di turbine di piccola taglia; il minieolico infatti, alla luce dei recenti sviluppi normativi che prevedono regimi di incentivazione particolarmente remunerativi per impianti di taglia fino a 200 kW, rappresenta uno di campi maggiormente in espansione. Anche per questo settore la sfida più impegnativa è rappresentata dallo sviluppo di turbine particolarmente versatili, vista la complessità dei diversi siti in cui possono essere installate; ci si sta orientando inoltre all’ottimizzazione dei costi soprattutto per quanto riguarda l’analisi anemometrica.
Egrave; necessario tener presente comunque che un reale sviluppo dell’eolico non può prescindere dalla predisposizione di semplificazioni a livello normativo, che molto spesso rappresentano uno dei maggiori ostacoli alla realizzazione di un impianto. La definizione di linee guida nazionali per le rinnovabili, delle suddivisioni delle quote regionali (burden – sharing) e di un Testo unico per le rinnovabili, oltre alla risoluzione di alcune criticità nel sistema di incentivazione e allo sviluppo delle rete elettrica nazionale potranno dare la definitiva spinta ad un settore che, secondo uno studio ANEV, potrà raggiungere nel 2020 una quota di installato vicina ai 16.000 Megawatt e una produzione annuale di circa 27 TWh (cioè 27 miliardi di kWh).