Per dare la caccia agli alieni non occorre andare lontano, almeno non secondo questi cacciatori di UFO. Scienziati britannici hanno pianificato una missione per cercare tracce aliene nell’atmosfera terrestre: secondo le loro ricerche nelle frange esterne della nostra atmosfera potrebbero nascondersi alcune forme di vita sconosciute.
Una sonda con un carico di strumenti speciali. Il suo scopo è cercare nella stratosfera batteri e altri microorganismi. Alieni, ovviamente. E’ quanto hanno messo a punto alcuni scienziati inglesi d’accordo con l’Agenzia Spaziale Europea. Secondo gli scienziati, ci potrebbero essere specie viventi in grado di sopravvivere ad alti livelli di radiazioni, freddo estremo e altre condizioni.
– Per gli scienziati inglesi, nella stratosfera del nostro pianeta potrebbero esserci forme di vita portate qui da noi attraverso asteroidi, comete o magari anche… ufo.
Se la missione dovesse avere successo, sarebbe la prima volta nella storia dell’umanità che forme di vita estranee al nostro pianeta vengono catturate e soprattutto la prova che la vita è giunta sulla terra da altre galassie. Il progetto è stato messo a punto da scienziati e studenti della Cranfield University.
Si tratta del progetto Cranfield Astrobiological Stratospheric Sampling Experiment, da cui il nome CASS-E dato alla missione. Il progetto è diretto dalla professoressa Clara Juanes-Vallejo, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea. Il team della Cranford University ha proposto questa teoria: la stratosfera intorno alla terra potrebbe contenere forme di vita.
Queste forme di vita sarebbero ovviamente dei microorganismi, batteri anche sconosciuti per noi, portati nello spazio da stelle comete, asterodi. Juanes-Vallejo ha così spiegato: “Ci sono diverse teorie sul fatto che la vita sulla Terra sia giunta dallo spazio. Il nostro studio dimostrerà o meno se le forme di vita possono sopravvivere nelle condizioni che lo spazio offre. Solo allora potremo dire se quelle teorie sono vere”.
La sonda sarà lanciata sopra il circolo artico a oltre 21 miglia di altezza. I COSTI – Spesa complessiva per la missione: 60.000 sterline. Ufficialmente però il progetto CASS-E non è menzionato da parte dell’università o dell’agenzia spaziale, per cui non è dato di sapere chi esattamente stia pagando questa cifra.
La sonda, costruita in ambiente sterile come si usa per le missioni ad esempio quelle mandate su Marte, si fermerà nella stratosfera e attraverso degli speciali filtri risucchierà al suo interno particelle e materiale vario. Si è costruita una ambientazione tale che impedisce a qualunque batterio proveniente dalla Terra di infilarsi al suo interno. Il materiale recuperato nello spazio verrà quindi riportato a terra dove lo si studierà per vedere se contiene forme di vita.
– L’esistenza di batteri alieni è tutta da confermare. Lo studio degli scienziati inglesi si basa su quanto osservato sulla Terra e sulla teoria che la vita sul nostro pianeta è giunta dallo spazio. In condizioni estreme, ad esempio temperature glaciali, alcune specie di batteri sono in grado di dar vita a delle spore che permettono loro di sopravvivere in tali condizioni estreme per lunghi periodi.
E’ quanto gli scienziati sperano di trovare anche nello spazio. Per quanto riguarda l’origine della vita sulla Terra, datata a circa 3,8 bilioni di anni fa, alcuni astrobiologici ritengono che le forme di vita abbiano avuto origine altrove nella galassia e che i microbi siano stati portati fino a noi su asteroidi ghiacciati o comete che sono precipitate sul pianeta. Di fatto gli asteroidi seppure in numero minore, continuano a impattare la Terra.
L’anno scorso in Indonesia si è verificato uno di questi impatti esplosivi, ma la maggior parte di essi tende a bruciare una volta a contatto con l’atmosfera. In ogni caso, per gli scienziati del progetto CASS-E, qualcuno di questi asteroidi potrebbe aver lasciato forme di vita nella stratosfera prima di esplodere. Circa nove anni fa scienziati indiani avevano tentato una missione di tipo analogo. Il problema fu che mandarono nella stratosfera una sonda non costruita in ambiente sterile e che quindi portava inevitabilmente con sé batteri e microorganismi del nostro pianeta.
L’UFOMANIA – Batteri e microorganismi alieni a parte, c’è un altro fenomeno che continua ad appassionare e inquietare la razza umana. Nel 2008 si è verificato una incredibile casistica di avvistamenti (veri o presunti) di oggetti non identificati nei cieli inglesi. Da Liverpool a Dover e da Derby a Llanell gli avvistamenti sono stati moltissimi. Ha fatto scalpore il caso di un elicottero della polizia che si è messo a dare la caccia a un oggetto non identificato.
Un gruppo di persone a Basingstoke hanno osservato per più di mezz’ora un gruppo di 12 dodici ufo color arancione nel cielo sopra di loro. Un ingegnere della Royal Navy ha dichiarato di aver osservato per tre minuti un disco volante prima che questo scomparisse alla sua vista. E molti altri ancora, alcuni poi spiegati, altri rimasti misteriosi. E il 20009 non è stato da meno.
A marzo strane scie luminose sono state osservate nel cielo sopra Londra, scie che poi non sono risultate visibili nelle fotografie scattate. E nel 2010 in Cina un oggetto volante misterioso ha creato problemi nel traffico aereo.