L’uso corretto dei farmaci e dei medicinali è molto importante. Specialmente in questi ultimi anni dove le dosi di farmaci prescritti in Italia sono aumentati con punte anche del 7 e dell’8%. Aumenta il consumo dei farmaci e quindi aumentano le reazioni dette effetti collaterali.

Si tende spesso a sottovalutare la giusta conoscenza dei medicinali, ad assumerli senza aver letto in modo adeguato il foglietto informativo, a fidarsi talvolta in modo eccessivo del proprio medico o viceversa a non informarsi in modo approfondito sull’esatta somministrazione del farmaco. Ci sono alcune regole fondamentali da seguire per un corretto uso dei farmaci, per evitare rischi di intossicazione pericolosi per la salute.



Nel 2005 l’università di Pavia ha pubblicato un bollettino di informazione che analizza gli errori terapeutici commessi dai pazienti in situazioni extra ospedaliere. E cioè: modalità di impiego sbagliate, dosaggi non corretti, scambi di confezioni. Queste situazioni possono comportare rischi di intossicazione pericolosi per la salute.



 

 

Si è calcolato che i genitori sono il 56,7% delle persone che somministrano in modo errato un farmaco. Nel 26,9% dei casi è il paziente stesso ha somministrarlo in modo sbagliato. Il motivo principale di questo tipo di atteggiamento errato è la distrazione, ma nel 14,4% dei casi è invece dovuto a confezioni o nomi commerciali simili di farmaci diversi. Nel 20% dei casi la colpa è dovuta a istruzioni su come somministrare il farmaco rese in modo inadeguato.

Per il 9,6% dei casi, si sbaglia perché non si capiscono le istruzioni o non si riesce a interpretare in modo adeguato la ricetta medica. Un altro errore comune, per quanto riguarda i dosaggi, è confondere ml con mg. Ci sono poi medicinali, ad esempio la Tachipirina, che si trova in commercio in quattro dosaggi diversi che si distinguono per la confezione esterna e per le dimensioni della supposta. Ma è facile comunque incorrere nell’errore di dosaggio.
 



Un altro errore si commette nella frequenza delle assunzioni giornaliere, la cui conseguenza è anch’essa lo sbaglio del dosaggio. La categoria maggiormente a rischio negli incidenti terapeutici è quella degli anziani. Questo perché sono soggetti a diversi tipi di patologie concomitanti: l’uso di diversi medicinali in contemporanea può portare facilmente la persona anziana a confonderne uno con l’altro o a usare il dosaggio di un medicinale invece che dell’altro.
 

Spesso, poi, le persone con diversi tipi di patologie in atto allo stesso tempo si recano da medici diversi che ordinano farmaci diversi all’insaputa dell’altro medico. I rischi qui possono essere molto gravi. Vanno sempre valutate le terapie in atto e le interazioni fra i medicinali.

Uno studio medico mondiale ha rivelato che ogni anno si verificano quasi dieci milioni di reazioni di effetti collaterali. Circa il 37% di queste non vengono neanche segnalate perché i pazienti non si rendono conto di esserne sotto effetto. Gli effetti collaterali sono molteplici: depressione, insonnia, stordimento, cadute con relative fratture, nausea, eccetera.

 

 

Per evitare effetti collaterali, ricordarsi sempre di prendere una medicina solo se si ha un’effettiva necessità e solo su consiglio del medico. In caso si verifichino effetti collaterali, prenderne nota e riferirlo immediatamente al proprio medico. Ricordare sempre al proprio medico quale terapia si sta seguendo e se si prendono integratori, vitamine, prodotti fitoterapici o naturali. Anche i farmaci da banco vanno inclusi nella lista.
 

Se si viene visitati da diversi specialisti è bene mostrare le confezioni delle differenti medicine che si stanno assumendo in modo che il medico possa prescrivere la terapia più appropriata senza che le medicine interagiscano tra loro. Alcuni farmaci, ad esempio per il controllo della pressione arteriosa sono ottimi anche per le forme di emicrania. In tal caso, se si necessita di un farmaco per curare una patologia diversa da quella per cui si è in cura, ricordarsi di chiedere al medico se esiste una medicina che può curarle entrambe.

Seguire le istruzioni del medico ed essere sicuri di aver capito come assumere le medicine: con quale modalità, frequenza e orario. Discutere con il medico quale forma farmaceutica possa essere la più appropriata alle proprie abitudini (liquida o solida). Prendere le compresse o le pastiglie con molta acqua per favorire l’ingestione.
 

Gli antibiotici sono tra i medicinali di uso maggiormente comune e di conseguenza vengono spesso usati in modo errato. Ad esempio, pensare che l’antibiotico duri tutti i tipi di infezione è un errore molto comune. Pensare che possa poi curare raffreddore e influenza che sono invece di origine virale è un errore grave. L’autoprescrizione, che è ben diversa dall’automedicazione, è un errore che molti commettono; in più, le stesse persone interrompono la cura al primo segnale di miglioramento e anche a quello di mancato miglioramento.

Ecco i cinque consigli fondamentali per quanto riguarda gli antibiotici: 1. Non prendere gli antibiotici in caso di raffreddori e influenze. 2. Prenderli sempre e solo dietro prescrizione medica (del medico di famiglia o del pediatra di famiglia). 3. Seguire esattamente tempi, modi e indicazioni del medico. 4. Non interrompere il trattamento. 5. Non cambiare spontaneamente tipo di antibiotico.

Di seguito, alcuni esempi di cosa non bisogna mai fare in modo categorico per evitare un uso scorretto dei farmaci. Interrompere in modo improvviso una cura anti ansiolitica. E’ necessario interrompere questo tipo di cura in modo graduale, mai improvviso. Le conseguenze possono essere attacchi di epilessia.

 

 

 

Non esagerare con le aspirine. La medicina più comune, usata per qualunque tipo di problema fisico leggero, viene spesso presa in modo esagerato. Le conseguenze sono problemi allo stomaco fino al sanguinamento dello stesso. Troppe aspirine possono anche provocare attacchi di cuore e infarti. Mai mischiare alcol e medicinali nel modo più categorico. Certi antidolorifici mischiati con l’alcol diventano pozioni velenose di prima categoria. Alcuni medicinali, come gli anti influenzali, contengono a loro volta alcol e mischiare altro alcol porta all’avvelenamento da alcol.

Mischiare alcol e anti depressivi porta a un pericoloso innalzamento della pressione sanguigna. Mischiare invece alcol e sedativi come il valium, può portare a problemi di cuore tali da indurre al coma. Attenzione a non prendere insieme due medicinali che potenziano gli effetti collaterali. In caso si debbano seguire due cure mediche, attenzione che i medicinali possono interferire gli uni con gli altri con esiti disastrosi in quanto aumentano ciascuna l’effetto dell’altra.

Chiedere sempre al proprio dottore gli effetti collaterali di un medicinale e quando si riceve una seconda prescrizione medica, comparare subito gli effetti collaterali di una con l’altra. Infine, in caso di febbre, mai prendere prodotti anti diarrea. Anche in caso di sangue nelle urine o nelle feci, chiamare immediatamente il proprio dottore: possono essere segnali di infezioni varie.