Londra è la città più luminosa: una città che non dorme mai, anche di notte è illuminata a giorno .

Frank Sinatra cantava che New York è la città che non dorme mai, ma a giudicare dalle foto spettacolari ottenute dai satelliti della NASA, il primato sembra vada a Londra.

Così anche il vecchio motto che vuole Parigi “la città delle luci”. Fotografata di notte, la capitale inglese è un incredibile gioco di luci che sembra ribaltare il detto del celebre cantante italo-americano così come quello legato alla capitale francese: potrebbe essere Londra la città che non dorme mai e anche la città delle luci. Di notte infatti è incredibilmente illuminata come se fosse giorno. Le foto in questione sono state ottenute con una fotocamera digitale posizionata sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La Stazione Spaziale Internazionale è un futuristico avamposto permanente della presenza umana nello spazio, abitata continuativamente dal 2 novembre 2000 da almeno 2 astronauti. L’equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, con cadenza semestrale. La foto di Londra pubblicata dal Daily Mail è stata scattata nel febbraio 2003.

E’ facile individuare nell’immagine la cosiddetta “London Orbital”, la grande autostrada M25 che circonda praticamente tutto il gigantesco perimetro della città. Si vedono con facilità gli aeroporti di Gatwick e di Heathrow mentre l’estuario del fiume Tamigi è una macchia scura nella parte est di Londra. Altre due zone “buie” sono quelle che identificano Hyde e Regents Park: spiccano nel mare di luce cittadino per la loro oscurità.

 

Mentre noi umani dal nostro pianeta guardiamo e ci meravigliamo delle splendide luci che creano le stelle nel cielo notturno, un ipotetico alieno che osservasse la Terra dallo spazio rimarrebbe incantato dalle mille luci che si accendono sulla superficie terrestre durante la notte. La Stazione Spaziale Internazionale ha scattato foto non solo di Londra ma di ogni angolo del globo.

Affascinante è ad esempio osservare il percorso del fiume Nilo in Egitto: una lunghissima striscia nera contornata da tante luci, quelle delle città che sorgono sulle sue rive. Altre foto, scattate nelle ultime due settimane, dall’astronauta Doug Wheelock, mostrano panorami mozzafiato. Lui stesso dice che “è possibile vedere l’Aurora Boreale in una splendida notte che copre l’Europa. In una bella notte autunnale, è possibile scorgere le coste del Mar Mediterraneo e il meraviglioso mosaico della costa che va da Valencia in Spagna fino a Livorno in Italia e tutti i posti che vi si trovano in mezzo”.

Per Wheelock, una serie di visioni di cui sentirà la mancanza: “E’ davvero incredibile vedere le luci di grandi e piccole città sullo sfondo dello spazio profondo. E’ una visione che mi mancherà sicuramente quando tornerò a Terra” ha detto l’astronauta. Sono immagini che documentano l’enorme uso di energia da parte degli uomini, in special modo in tutte quelle grandi metropoli dove le luci degli uffici sono lasciate accese 24 ore su 24.

 

Le spettacolari immagini dallo spazio documentano un pianeta Terra sempre “acceso”. Quanto incide questo sul consumo di energia? Di fatto negli ultimi anni le ricerche e le innovazioni tecnologiche hanno ridotto il consumo di energia nei paesi più avanzati, mentre è cresciuto nei paesi in via di sviluppo dove lo sviluppo economico ha esteso in modo orizzontale i punti di consumo energetico.

Il consumo mondiale di energia è cresciuto nel 2004 del 3,7%. Nello stesso anno l’intera economia mondiale ha consumato 11.117 MTEP (cioè i milioni di tonnellate equivalenti di petrolio; rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa 42 GJ) di cui 5.496 nei paesi sviluppati dell’OCSE e 5.621 nei paesi in via di sviluppo. E’ in questo anno che per la prima volta il consumo di energia dei paesi in via di sviluppo supera quello dei paesi più avanzati.

 

In Cina ad esempio si è assistito a una crescita del 12,5 del consumo di energia, dato il grande sviluppo industriale e civile del paese asiatico negli ultimi anni. Gli Stati Uniti restano comunque la nazione al mondo con il maggior fabbisogno energetico (2.333 MTEP) cioè il 21% del fabbisogno mondiale. Dopo di loro, l’Europa con il 15,8% e la Cina al 13,7%. L’India ha un consumo di energia maggiore del Giappone: 5,2% contro il 4,7%. E’ interessante notare come il Medio Oriente aumenti il proprio fabbisogno di energia ogni anno del 5,7% mentre l’area del Nord America solo del 1,6%.

L’area asiatica meridionale ha visto un tasso di crescita annuale dell’8,2%, cioè 234 MTEP in più ogni anni. Tutto ciò porta a un dato di fatto: il consumo di petrolio per generare tanta energia potrebbe portare a un esaurimento delle risorse petrolifere stesse. E’ necessario perciò studiare e realizzare sistemi energetici alternativi al più presto. La produzione di potenza elettro-nucleare, ad esempio, nel 2006 era pari al 16% dell’intera produzione di energia elettrica del mondo. Di contro la produzione di energia eolica è cresciuta negli ultimi anni del 25,6%, in particolare in Germania, Spagna, Stati Uniti e India.