Una retina artificiale è stata impiantata su tre pazienti ciechi, che hanno ripreso parzialmente a vedere.

Dalla scienza arriva una nuova speranza per i non vedenti. Su tre persone affette da retinite pigmentosa, una malattia genetica ereditaria che li ha resi ciechi, sono state impiantate 3 retine artificiali. Collocate nell’occhio elaborano le immagini esterne e le trasmettono, attraverso i nervi ottici, al cervello, mediante lo stesso meccanismo di una retina vera. La retina è stata realizzata da scienziati tedeschi, guidati da Eberhart Zrenner dell’Università di Tuebingen e i risultati dell’esperimento sono stati presentati sulla rivista «Proceedings of the Royal Society B».




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Il dispositivo consiste in un chip di 3 millimetri quadrati dello spessore di un decimo di millimetro. Questo contiene 1500 fotorecettori artificiali e che ricevono la luce direttamente dalle strutture dell’occhio. Un congegno simile ma meno efficace era stato realizzato circa un anno fa, ma riceveva le immagini esterne da una telecamera posizionata su un paio di occhiali. Con la retina artificiale i tre pazienti sono stati in grado di localizzare alcuni oggetti su un tavolo, ed uno tra questi è riuscito a riconoscerne alcuni e identificare delle lettere particolarmente grandi. La retina artificiale è stata impiantata in via temporanea, per ragioni di sicurezza. Tuttavia, nei prossimi 3 anni saranno sottoposti a trial clinici una cinquantina di pazienti e, se tutto va come deve andare, tra 5 anni potrebbe essere autorizzata dalla autorità sanitarie europee. 



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