Secondo un recente studio, la socializzazione tra gemelli avviene già nell’utero materno.

La socializzazione tra individui inizia già nell’utero materno. Uno studio scientifico pubblicato da PLos One e prodotto da un gruppo di ricerca coordinato da Umberto Castiello, docente di psicobiologia a Padova, ha dimostrato che nascituri si “tengono compagnia”.Gli scienziati hanno scoperto, infatti che i gemelli riescono a distinguere tra la parrete uterina e il corpo dell’altro gemello, e che toccano il proprio viso in maniera diversa da quella del coinquilino. Sembra, inoltre, che con il passare delle settimane, i movimenti sociali aumentino rispetto a quelli nei propri.



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«La tecnica utilizzata è innovativa: si basa sull’applicazione dell’analisi cinematica ai movimenti fetali ripresi con l’ecografia quadridimensionale (4D), che consente di osservarli nel tempo», ha spiegato Umberto Castiello. «Utilizzando un software speciale – ha aggiunto – abbiamo quindi ricostruito e analizzato in termini quantitativi tre diverse tipologie di movimento: verso sé stessi, verso la parete uterina, verso il gemello. Le registrazioni sono state effettuate in due sessioni, da 20 minuti ciascuna, alla 14esima e alla 18esima settimana di gravidanza su dieci gemelli.



 

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