La sonda spaziale giapponese Hayabusa è tornata sul nostro pianeta. Ha viaggiato nello spazio per un tempo record di sette anni e ha percorso ben sei miliardi di chilometri. L’agenzia spaziale nipponica Jaxa ha riferito che la sonda Hayabusa (che significa falco pellegrino in giapponese), lanciata in orbita nel maggio 2003 con il compito di analizzare l’asteroide Irokawa, a 300 milioni di chilometri dalla Terra, ha compiuto un viaggio di andata e ritorno senza precedenti per quanto riguarda un corpo celeste diverso dalla Luna. Ci sono stati diversi problemi tecnici durante questo incredibile viaggio, problemi che hanno causato tre anni di ritardo rispetto al previsto rientro sulla Terra.
Una volta nell’atmosfera Hayabusa si è disintegrata, non prima però dell’espulsione della preziosa capsula resistente al calore, che è poi atterrata con un paracadute nel deserto attorno a Woomera, nell’Australia meridionale. La missione, oltre a puntare alla raccolta di importanti dati scientifici, era di riportare indietro i primi campioni di superficie mai prelevati da un asteroide: un obiettivo forse mancato, anche se si spera in tracce di polvere e sabbia residue a seguito dell’atterraggio.