Scienziati britannici hanno ricreato un pollo in cui il virus dell’influenza aviaria non si propaga.
La Gran Bretagna ha creato il pollo “anti-aviaria”. Si tratta di volatili modificati geneticamente che non trasmettono il virus agli altri volatili e – soprattutto – agli esseri umani. Il pollo in questione è il frutto di una ricerca condotta scienziati un gruppo di scienziati delle Università di Cambridge ed Edimburgo pubblicato sulla rivista Science. I nuovi esemplari creati, tuttavia, saranno utilizzabili unicamente a scopi di ricerca, e non ancora per la distribuzione.
Apriranno la strada alla produzione di nuovi animale immettibili sul mercato. Il virus H5N1, responsabile dalla fine del 2003 del decesso di 240 persone in tutto il mondo, colpisce di norma gli uccelli e dal momento che è in grado di trasmettersi all’uomo, se si rafforzasse e si verificasse un “salto di specie”, ci troveremmo di fronte ad una pandemia dalle conseguenze nefaste.
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La ricerca non è ancora riuscita a produrre volatili immuni al virus, ma polli nei quali il virus non si propaga.
Così, il ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan ha commentato i risultati della ricerca: «Con i loro studi gli scienziati di Cambridge e di Edimburgo hanno aperto nuovi scenari, hanno fatto sì che si possa parlare di un primo caso di resistenza al virus dell’influenza aviaria, e tutto ciò ottenuto proprio attraverso polli geneticamente modificati. Il mio entusiasmo è dovuto alla conferma che solo la ricerca, un’autentica ricerca scientifica, ci pone nelle condizioni di compiere grandi passi in avanti, quelli, per esempio, che dobbiamo compiere per tutelare al meglio la nostra stessa salute o per risolvere i drammatici problemi posti da fame e carestia».