RI – E’ stata creata in laboratorio, attraverso tecniche di nanotecnologia, una neuro-protesi innovativa di natura biologica che apre nuovi scenari nella cura delle lesioni midollari spinali croniche.

E’ stata creata, attraverso tecniche di nanotecnologia, una neuro-protesi innovativa di natura biologica, progettata e sintetizzata in laboratorio. Tale protesi, trapiantata a struttura tubolare, ha supportato la rigenerazione delle fibre nervose spinali e del tessuto midollare danneggiato in un modello di danno spinale cronico analogo a quello dei pazienti para e tetraplegici. Il che apre nuove scenari per la cura dei pazienti paralizzati.



La ricerca sarà pubblicata il 25 gennaio 2011 sulla prestigiosa rivista scientifica americana ACS Nano ed è stata realizzata dal da un team tutto italiano guidato dal Prof. Angelo Vescovi – Direttore Scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietrelcina, e dal Dr. Fabrizio Gelain. Lo studio, in particolare, dimostra come sia possibile ricostruire il tessuto del midollo spinale in animali mielolesi.



La protesi eventualmente si dissolverà e sarà gradualmente riassorbita fino a scomparire. Grazie alla protesi, in sostanza, si genera un nuovo tessuto molto simile all’originale, che sostituisce le cisti e cicatrici responsabili dell’interruzione degli impulsi nervosi e causa della paralisi e perdita della sensibilità, determinando inoltre un importante recupero funzionale degli arti paralizzati.

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«I risultati della sperimentazione rappresentano l’avvio di un nuovo settore di ricerca sino ad oggi neppure concepibile, consentendo la ricostruzione di interi frammenti di tessuto nervoso», hanno dichiarato Angelo Vescovi e Fabrizio Gelain. «Questa è la pietra fondante di un nuovo approccio alla medicina rigenerativa e una svolta qualificante della ricerca di Casa Sollievo della Sofferenza, che opera da sempre nell’interesse del malato». ha aggiunto Vescovi.



 

Si tratta di un novità di enorme importanza, se si considera che in Italia, ci sono circa 100mila, con 1.200 nuovi casi ogni anno di lesione midollare. In parole povere, almeno tre persone al giorno diventano, in Italia, para o tetraplegiche.