Da due settimane è entrata nell’orbita di Mercurio e lunedì inizierà la missione nominale per esplorare il pianeta più vicino al Sole. La sonda Messenger della Nasa ha solcato per sei anni tutto il Sistema Solare interno e ora è pronta per raccogliere il testimone della Mariner 10 che aveva fatto una capatina su Mercurio più di 35 anni fa. Compirà un giro ogni 12 ore e si spingerà fino a una distanza di 200 chilometri dalla superficie butterata del pianeta (la distanza massima sarà di 15mila chilometri).
Poi nel 2014 sarà la volta di BepiColombo, una impegnativa missione dell’Esa, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa), che non ha solo il nome italiano, ma vedrà i nostri scienziati e tecnici in prima fila. Uno di questi è Gabriele Cremonese, astronomo all’Osservatorio Astronomico di Padova dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) che per BepiColombo sta realizzando una innovativo stereo camera 3D. Così ha parlato a ilsussidiario.net delle prospettive dell’esplorazione del “messaggero degli dei”.
A che fase è oggi la missione Messenger? Quando ha iniziato a prendere dati?
La missione Messenger ha iniziato a prendere dati di Mercurio nel gennaio 2008, col primo dei tre flyby, cioè il passaggio vicino al pianeta, previsti. Il 18 marzo 2011 il satellite si è inserito in orbita stabile attorno al pianeta. La missione nominale inizierà il prossimo 4 aprile e durerà un anno.
Che tipo di dati vengono raccolti?
Messenger ha sette strumenti a bordo e quindi potrà fornire immagini a bassa e alta risoluzione, anche a colori e in 3D; come pure spettri della superficie e dell’esosfera, dall’ultravioletto al vicino infrarosso; potrà misurare la topografia della superficie con un laser altimetro; inoltre, potrà eseguire alcune misure di particelle neutre, di ioni e del campo magnetico che circondano il pianeta.
Come mai questo rinnovato interesse per Mercurio?
Mercurio è sempre stato particolarmente interessante perché è il pianeta vicino al Sole (chiamato end-member del Sistema Solare), ha la densità più alta di qualunque altro nostro pianeta e ha una magnetosfera molto simile a quella terrestre, contrariamente a Marte e Venere che non hanno campo magnetico. Inoltre ha un interesse per la relatività generale e la gravitazione universale essendo vicino al centro di gravità del nostro Sistema Solare: ricordiamo che lo stesso Einstein ha analizzato le misure di posizione di Mercurio proprio per confermare la sua teoria. Il problema è che solo adesso abbiamo la tecnologia per spedirvi una missione in orbita stabile.
Cosa avete scoperto, e pubblicato recentemente su Science, circa la possibile attività vulcanica su Mercurio?
Finora si era pensato che Mercurio fosse un pianeta praticamente morto, o comunque inattivo da miliardi di anni. Le tracce di attività vulcanica recente, alcune centinaia di milioni di anni, indicano invece una vita geologica e un’evoluzione più dinamica. Questo pone dei forti dubbi sulla struttura interna del pianeta, così come è descritta nei modelli attuali. Esiste forse uno strato fluido? E a che profondità?
Cosa vi aspettate in proposito dalle prossime osservazioni?
Le immagini più dettagliate di tutta la superficie ci aiuteranno a cercare altre tracce di attività vulcanica e sarà molto interessante capire fino a che epoca c’è stata. Inoltre, speriamo di rispondere a un altro importante quesito: c’è stata attività tettonica, come accade normalmente sulla Terra? E fino a che epoca? Queste domande sono fondamentali per capire l’origine e l’evoluzione di Mercurio e del Sistema Solare stesso; in particolare degli altri pianeti “terrestri” come appunto il nostro.
Che cosa aggiungerà, come possibilità osservative, la missione BepiColombo?
La missione BepiColombo consentirà di ottenere immagini a più alta risoluzione e immagini 3D di tutta la superficie; di studiare la magnetosfera e l’esosfera all’interno e all’esterno grazie alla due sonde di cui è costituita la missione. Infine, l’esperimento di radio science consentirà di migliorare di un fattore 1000 la stima di alcune costanti della relatività generale.