John James Audubon: più artista o studioso? – La bellezza e il fascino delle specie volatili, gli uccelli, ha sempre colpito l’immaginazione umana. Non solo per l’evidente motivo del fascino del volo stesso, ma per la ricchezza di specie che esistono al mondo. Quando ancora la scienza dell’ornitologia faceva i suoi primi passi e conoscenze tecnologiche come ad esempio la fotografia non erano a portata di mano, alcuni validissimi appassionati che sapevano unire conoscenze scientifiche e capacità artistiche fecero un grande servizio proprio per portare avanti lo studio degli animali e in particolare degli uccelli. Il più famoso di questi, di cui oggi 26 aprile si celebra il 226esimo anniversario della nascita, è stato senz’altro John James Audubon, famoso in tutto il mondo per i suoi dipinti di uccelli raccolti nella serie “The birds of America”. Grazie a questi dipinti di valore anche artistico è stato possibile conoscere specie di uccelli di cui non si sapeva nulla. Il Sussidiario.net ha chiesto al dottor Guido Pinoli, direttore del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate nel varesotto, che importanza rivestano oggi Audubon e i suoi dipinti. “Bisogna tenere conto” dice Pinoli “che l’America dei primi decenni dell’Ottocento era un territorio sconosciuto e misterioso proprio come lo era l’Africa. I primi esploratori e tra questi anche Audubon si trovarono davanti a specie animali che erano del tutto sconosciute in Europa. Per cui il suo studio, i suoi disegni, rivestirono una importanza capitale per le conoscenze scientifiche”. Ma oggi, Audubon è più importante come artista o come studioso? “Grazie ai suoi disegni, Audubon ha avvicinato schiere di ammiratori al mondo della natura, ha rivestito un passaggio molto importante dal punto di vista scientifico. Ai tempi, per studiare gli uccelli, si era soliti abbatterli, per cui questi ornitologi artisti furono in grado di rappresentare gli animali da vicino e ancora vivi nel loro habitat e farne divulgazione. Tenendo conto poi che molte di queste specie ritratte da Audubon sono oggi estinte, il suo lavoro riveste grande importanza tutt’oggi”. Anche in Italia ci sono specie di uccelli oggi estinti o a rischio tale: “Ci sono specie a rischio estinzione” specifica Pinoli. “Ma ci sono anche animali del tutto estinti, come l’ibis eremita o ibis montanaro, molto noto fino al 600 e il 700 e oggi estinto in Italia. Si sta attualmente cercando di reintrodurlo tramite un progetto in collaborazione con l’Austria dove ancor vive. Ci sono alcune specie a rischio estinzione, legate in particolare alle zone umide, come il re di quaglie, ma ci sono fortunatamente anche animali che hanno fatto ritorno ad esempio un tipo di aquila che si era estinta agli inizi del novecento e che popolava le Alpi. Oggi questa aquila ha scelto proprio le alpi italiane come zona di riproduzione a discapito di altri paesi europei dove è stato fatto il tentativo di reintrodurla”.
Il dottor Pinoli dirige il Parco di Appiano e Tradate dove diverse specie di uccelli si sono riprodotte: “Si tratta dell’astore, un rapace molto utilizzato nella falconeria medievale, che da dieci anni è tornato ad abitare questi boschi provenendo dalle Alpi, il picchio nero, la specie di picchio più grossa che c’è in Italia, e poi un rarissimo uccello notturno africano che proprio in questi giorni si trova a passare per l’Italia e ha scelto i nostri boschi. Si tratta del Succiacapre”. C’è una attività molto diffusa che tutti gli appassionati di ornitologia amano fare e cioè il bird watching. Come nasce questa passione lo spiega sempre il dottor Pinoli: “Ogni forma vitale racchiude un contenuto di bellezza notevole. Gli uccelli oltre al fascino del volo hanno un modo di incarnare i colori e le forme che hanno sempre colpito la fantasia umana e poi sono una chiave di lettura dell’ecosistema. La presenza di certe specie indica l’evoluzione e la qualità dell’ambiente. E’ una attività diffusa particolarmente in Nord America, Germania e Inghilterra ma che anche da noi torva qualche migliaio di appassionati”. E nel Parco di Appiano è possibile farlo. In particolare questo parco porta vanti un esperimento di web cam. “Un assorta di grande fratello degli animali naturalistico. Abbiamo messo delle telecamere nei nidi e siamo in grado di osservare tutta la fase della riproduzione animale”.