Il Robert Koch Insititute di Belrino accusa i germogli di legumi vari. Dopo i cetrioli e i germogli di soia si passa adesso ai germogli generici. Sarà credibile la nuova accusa? Saranno proprio i germogli ad aver diffuso il batterio killer dell’Escherichia coli? Dopo l’incredibile serie di errori fatta dagli studiosi tedeschi, meglio aspettare ulteriori conferme. Per Reinhard Burger, direttore dell’istituto Robert Koch (Rki), però, sarebbe proprio così: germogli di vari legumi.  La gente che ha mangiato i germogli ha fino a nove volte più probabilità di avere diarrea con sangue o altri sintomi della presenza del batterio rispetto a chi non li ha mangiati», ha spiegato Burger. La sua affermazione parte da uno studio su persone che sono state colpite dall’infezione dopo aver mangiato al ristorante. Scagionati del tutto cetrioli, pomodori e insalutata. Intanto il bilancio dei morti per il batterio killer continua a salire. Ieri è arrivato a quota trenta, 29 tedeschi e uno svedese. Le persone colpite sono invece circa 3mila anche se ieri il ministero per la salute tedesco ha annunciato che i casi sono in diminuzione e perciò il peggio della crisi sarebbe passato.



Ingenti i danni all’agricoltura di diverse nazioni, soprattutto la Spagna, colpite nelle scorse settimane nel bando completo delle esportazioni di prodotti, specie cetrioli, per via della paura di contaminazione. L’Unione europea ha proposto un indennizzo ritenuto però troppo poco dagli agricoltori, tra cui anche gli italiani.



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