Il batterio E.Coli, una sua variante particolare, ha dato ormai vita ad una vera e propria epidemia. Le vittime sono 17, mentre continuano a crescere i ricoveri per dissenteria emorragica. E’ la Germania il Paese in cui rimane il focolaio, dove sono circa 1.000 i contaminati, ma continuano a registrarsi casi anche in molti altri Paesi europei: circa 600 tra Spagna, Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Austria, Svizzera e Olanda. In particolare, in Inghilterra, ci sono stati 7 casi ufficiali. In Inghilterra, in particolare, oggi sono stati annunciati 7 nuovi casi ufficiali, si tratta di tre britannici di ritorno dalla Germania e di quattro tedeschi che si trovano in Gran Bretagna. Tra tutti i contagiati, sono circa 470 quelli che hanno sviluppato la rara sindrome emolitico-uremica, particolare complicazione ai reni. Nel frattempo, la Russia ha vietato, oggi, l’importazione di ortaggi freschi provenienti da qualunque paese dell’Unione europea, dopo che da giorni viene imputata la diffusione dell’E. coli 0104 ai cetrioli. «Il divieto di importazione di verdure ed ortaggi freschi, che riguarda tutti i paesi dell’Unione europea, ha effetto da questa mattina», ha dichiarato il capo dell’agenzia in difesa dei consumatori, Gennady Onishchenko. Non solo: verdure e ortaggi provenienti dall’Ue e già presenti sul suolo russo,«saranno sequestrati in tutta la Russia», ha aggiunto. Nel frattempo, l’Organizzazione mondiale della Sanità ammette di trovarsi di fronte ad un “giallo” medico: la variante del virus trovata nei pazienti tedeschi, infatti, «non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione». Secondo alcuni esperti cinesi si tratta di un ceppo «nuovo e altamente tossico». E, sempre dagli scienziati cinesi del Genomics Institute di Pechino, giunge una tra le notizie peggiori: «la variante è resistente ad alcune classi di antibiotici». Secondo Frederic Vincent, portavoce del Commissario europeo per la salute John Dalli, in ogni caso, il provvedimento adottato dalla Russia è eccessivo: «sta prendendo misure sproporzionate rispetto alla situazione che c’é attualmente nella Ue. Non c’é particolare pericolo – ha dichiarato – sulla frutta e sui legumi che vengono dalla Unione europea».
Per quanto ci riguarda, il blocco russo creerà un danno non indifferente ai nostri agricoltori: l’Italia, infatti, esporta in Russia 4,4 mln di euro di ortaggi e legumi che ora sono a rischio. Secondo Coldiretti, quello provocato attorno ai cetrioli, in particolare, sarebbe un «allarmismo ingiustificato» che avrebbe scatenato in tutta Europa «una psicosi in tutta Europa che ha colpito le esportazioni nazionali di ortofrutta, con perdite di 20 mln in una settimana».