Il misterioso batterio killer potrebbe provenire dalla rete idrica tedesca. Quella relativa ai piccoli centri cittadini, molto meno controllata rispetto a quella delle grandi metropoli. E’ l’ultima ipotesi nella caccia fino ad oggi infruttuosa al batterio killer che ha causato diverse decine di morti in Germania, migliaia di persone colpite e tanta paura. Oltre a danni economici valutati in decine di milioni di euro per il sistema agricolo di alcuni Paesi, come la Spagna, i cui cetrioli furono inizialmente accusati di essere portatori del batterio di E. Coli, accusa poi rivelatasi infondata. Un articolo pubblicato sul settimanale tedesco Der Spiegel riporta adesso le parole del Presidente tedesco della commissione acqua potabile, il signor Exner. Dice Exner che il pericolo di una contaminazione microbiologica dell’acqua potabile non è mai stato preso seriamente in considerazione fino ad adesso. Le reti idriche dei piccoli centri urbani tedeschi, infatti, sono soggette a meno controlli rispetto a quelle delle grandi città tedesche: solo un controllo annuo. Exner sottolinea che ben prima dell’esplosione dell’epidemia in oggetto, diverse volte nell’acqua del rubinetto erano stati trovati batteri di E. Coli. Che, come è stato spiegato più volte, non è pericoloso in sé per l’organismo umano se non in certe particolarissime situazioni. Sostiene la stessa cosa anche il Direttore dell’istituto di igiene de policlinico universitario di Münster. Tutte queste ipotesi troverebbero conferma, sempre secondo il giornale tedesco, in una ricerca svolta dall’OMS: ebbene, il 5% dei campioni di acqua prelevati da piccoli acquedotti il 50% dei prozii privati della regione del Baden-Wuerttemberg mostrano la presenza del batterio. Intanto l’attuale situazione dell’epidemia di E. Coli è la seguente. In Europa sono morte in tutto 44 persone, 43 nella sola Germania. Il numero dei casi di persone colpite è arrivato a 3717, in aumento rispetto agli ultimi giorni., contraddicendo così le voci delle autorità tedesche che ultimamente avevano parlato di emergenza finita. Adesso comincia però a preoccupare la situazione in Francia dove il numero di persone contaminate è salito a dodici. Solo due di essi però sarebbero stati effettivamente colpiti dal batterio che ha fatto strage in Germania.
Un bambino di 2 anni invece è in coma a Lille, per aver mangiato hamburger comprati in un supermercato. Un caso è stato registrato negli ultimi gironi anche in Belgio, dove un bambino di 4 anni è stato ricoverato perché colpito da E. Coli che però non sarebbe dello stesso ceppo tedesco.