E’ morto per aver bevuto troppa acqua. E’ successo a un giovane inglese drogato contro la sua volontà. Si tratta di una sindrome che può causare allucinazioni ma anche lo stato di coma
Bere troppa acqua fa male. E’ ormai una immagine consueta vedere in giro perl e strade persone che portano con sé bottiglie d’acqua. Le pubblicità poi bombardano quotidianamente con immagini e consigli sul bere molto. Certo, è necessario bere, il nostro organismo d’altro canto è composto per una grande maggioranza proprio di acqua. Ma non bisogna abusarne. E’ quanto successo recentemente a un giovane inglese di 29 anni. Recatosi a una festa con alcuni amici è tornato a casa che sentiva strane sensazioni. Solo in seguito si è scoperto che qualcuno, a sua insaputa, aveva messo una pasticca di ecstasy in uno dei suoi drink. La droga ha scatenato un fenomeno del tutto imprevisto. Il giovane, Matthew Ellis, ha cominciato a provare una sete implacabile. Ne ha bevuti litri e litri. “Non sappiamo esattamente quanta acqua abbia bevuto” ha raccontato la madre. “Ma ha continuato a bere per tutto il giorno”. Il giorno dopo il ragazzo ha un collasso e sviene. Ricoverato in ospedale, cade in coma, nel quale rimane per ben 32 settimane per poi morire. Purtroppo non è il solo caso che si conosca. In altre situazioni, persone che seguivano una dieta dimagrante a base di forti quantità di acqua hanno subito una sorte simile. Sempre in Inghilterra, poco tempo fa, una donna che faceva una dieta ipocalorica di 500 calorie al giorno, bevendo quattro litri d’acqua per dodici settimane consecutive, è morta alla fine della prima settimana di dieta. Episodi analoghi, senza arrivare fortunatamente alla morte, capitano negli atleti che fanno maratone: al termine, per riprendersi, bevono grandi quantità di liquidi in tempi brevi che causano problemi anche seri. Il consiglio? Bere poco ma spesso.
“L’intossicazione da acqua” ha spiegato a IlSussidiario il professor Marco Cenzato, direttore di Struttura Complessa di Neurochirurgia dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, “è più diffusa di quello che si pensi. Le cause possono essere diverse, da problemi farmacologici che inducono al consumo di forti quantità di liquidi, ma anche il solo bere tanta acqua senza una causa esterna può causare seri problemi”.
Ad esempio? “Casi limite di persone che hanno scommesso chi beveva la maggior quantità di acqua, o il caso del giovane inglese che è stato riportato dalla stampa”. Fortunatamente, spiega il professore, si tratta di casi limite, non quotidiani: “Il nostro organismo, quello che noi siamo, è in pratica una soluzione d’acqua in cui sono sciolti dei sali minerali, come il sodio e il potassio. Questi sali devono essere ben bilanciati fra di loro: se noi diluiamo il nostro organismo con acqua in eccesso tutti gli elettroliti si sballano e si hanno conseguenze che possono portare alla morte”. In che modo si arriva a tale stato, in che modo l’eccesso di liquidi influisce sul nostro organismo fino a portarlo alla morte? “Si ha una alterazione delle cellule cerebrali. Come nel caso del ragazzo inglese, si provoca una lesione del tronco cerebrale che è la struttura alla base del cervello che ci tiene vigili, che tiene in buono stato le nostre funzioni vitali”. Dunque quanta acqua possiamo assumere senza correre il rischio di incorrere in tale rischio? “Non è tanta in realtà l’acqua in sé” spiega Cenzato “quanto il livello di liquido che si assume all’ora. Bere due litri d’acqua all’ora in un periodo sostenuto di tempo porta alle conseguenze estreme di cui abbiamo detto”. E’ possibile stimare una cifra esatta? “Sicuramente berne più di cinque litri in poche ore, considerando che tutto il sangue che abbiamo nel nostro organismo è cinque litri porta alle conseguenze fatali. I casi mortali in realtà parlano di dieci litri d’acqua bevuti in un’ora, ma stiamo parlando di una decina di casi conosciuti a questi livello in tutto”.
Dunque conclude il professore, si tratta di situazioni limite: “Non è certo possibile dire alle persone specie in estate con temperature torride, di non bere acqua. Non avrebbe senso. Ma allo stesso tempo bisogna ricordarsi di non esagerare: i casi citati sono casi in cui si va fuori dai parametri fisiologici, il nostro organismo ha una struttura che si autoregola e questi casi ci dicono che si è andati fuori dai limiti che il nostro organismo è in grado di regolare”. Il consiglio per una giusta dose di liquidi? “Mai più di un paio di litri al giorno, diluiti con pause sostanziali”.