Eruzione solare. La tempesta di sole che sta colpendo la nostra stella è probabilmente la più violenta che si ricordi in tempi recenti. Per alcuni anche la più grande che si sia mai potuto registrare, per altri definitivamente la più forte degli ultimi cinque anni. Gli effetti della tempesta solare in atto stanno cominciando a raggiungere anche la Terra e nelle prossime ore potrebbero diventare ancora più deleteri. Si teme infatti che gli effetti dell’eruzione solare possano mandare in tilt la circolazione aerea, i satelliti che si trovano nello spazio, fino a un possibile black out delle comunicazioni radio. Si tratta di un incontro tra lo sciame di particelle rilasciato dal sole in tempesta e il campo magnetico della Terra che sicuramente darà vita a scenari spettacolari nelle regioni polari, creando aurore boleari di grande effetto visivo. Però potrebbe causare problematiche alle tecnologie della comunicazione. La tempesta solare è stata registrata nella macchia AR 1429 e da alcuni giorni è visibile con strumenti specifici: l’osservatorio Solar Dynamics della Nasa sta seguendo con attenzione tutto il fenomeno. L’eruzione sta anche creando una esplusione di materia dalla corona solare che investe lo spazio circostante. Questa espulsione sarebbe diretta verso il nostro pianeta. Si ritiene che tra oggi e domani possa colpire il nostro campo magnetico creando turbolenze che sono già state registrate nei giorni scorsi, ma in misura molto maggiore. L’eruzione di ieri notte è stata classificata X 5. Quelle di classe X sono le più forti e più intense. Possono scatenare tempeste magnetiche causando il black out delle comunicazioni radio in tutto il pianeta Terra. Non sarebbe la prima volta che una eruzione solare causa problemi alle comunicazioni terrestri, ma questa volta data la forza e l’intensità di quanto sta avvenendo sulla nostra stella, si ritiene che i danni e i problemi che si potrebbero attivare nelle prossime ore potrebbero essere i più seri che la Terra abbia mai dovuto fronteggiare. In ogni caso le compagnie aeree che hanno voli che passano dalle zone polari stanno già rimettendo mano ai piani di volo per evitare il passaggio in quelle zone.



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