Questa volta non è l’orso Knut e nemmeno l’elefantino bianco Ko Raya. Non si tratta neanche dell’ultimo cucciolo di felino esotico o della rarissima specie di volatile nato in cattività in uno zoo. Niente di tutto questo. A commuovere i cuori del popolo globalizzato del web è una piccola scimmia nata in libertà, la cui esistenza è stata scoperta solo ora. La notizia è stata pubblicata sulla rivista scientifica Plos One e il primate ha subito scalato non gli alberi delle foreste, bensì le classifiche delle notizie più cliccate dell’informazione in salsa 2.0. Non ci credete? Aprite la pagina “i più letti” del Corriere della Sera per credere.



A colpire fin da subito il cacciatore di notizie sul web sono gli occhioni dolci del Lesula, così si chiama il curioso animale. Il Lesula infatti è già stato ribattezzato “la scimmia dal volto umano”, per via di un’espressione che sembra voler muovere a pietà i nuovi conoscitori del primate. Ma veniamo ai dettagli della sensazionale scoperta.



Nessun novello Livingstone fino ad ora aveva mai scoperto l’esistenza del primate dagli occhi dolci. Era 28 anni che non capitava di scoprire una nuova specie di primate. Il Lesula, il cui nome scientifico è Cercopithecus lomamiensis, è lungo circa cinquanta centimetri ed è dotato di una corporatura esile e allungata. Il volto, assai singolare, e il carattere tranquillo e socievole fanno pensare quasi ad un animale di compagnia. Questa nuova specie di scimmia è stata rinvenuta nel cuore dell’Africa nera, nelle foreste della Repubblica del Congo.

Gli esemplari finora osservati sono 48. Gli scopritori, due ricercatori americani, John e Terese Hart, della Lukuru Wildlife Research Foundation videro per la prima volta un lesula nel 2007: era un esemplare in cattività, tenuto in casa da un insegnante. Tanto bastò a convincerli che dovevano trovare altri esemplari in libertà. E così è stato.



Gli Hart hanno fino ad ora rintracciato 48 lesula, in una foresta che si estende per circa 17 mila chilometri quadrati lungo il corso del fiume Lomami, una regione che accoglie una grande varietà di primati. Tra i quali, ora lo sappiamo, c’è anche la scimmia dagli occhi dolci.