Il Premio Nobel per la Chimica 2013 è andato a Martin Karplus (Università di Strasburgo e Harvard), Michael Levitt (Università di Standford) e Arieh Warshel (Università della California del Sud) “per lo sviluppo di modelli multiscala per complessi sistemi chimici”. Lo ha annunciato poco fa l’Accademia di Svezia durante la consueta conferenza stampa che segue la votazione a porte chiuse. I tre scienziati hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento per aver posto le basi per la creazione di programmi utilizzati oggi in tutto il mondo per comprendere a fondo i più complessi processi chimici. Questi, infatti, avvengono ad altissima velocità e mai prima d’ora si era riusciti a mappare queste reazioni. Gli studi di Karplus, Levitt e Warshel hanno invece permesso di realizzare modelli computerizzati per osservare i singoli passaggi chimici e la loro evoluzione, utili soprattutto per l’industria e per lo sviluppo di nuovi farmaci. “Hanno fatto qualcosa di straordinario”, ha detto un membro della Commissione dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze a margine della conferenza stampa. L’anno scorso erano stati premiati invece Robert J. Lefkowitz e Brian K. Kobilka “per gli studi sui recettori accoppiati alle proteine G”.