Dopo diversi anni di libera professione nel campo economico e della consulenza alle imprese, Marco Marzorati, dottore commercialista, professionista affermato con uno studio a Milano fortemente orientato alla consulenza aziendale, fiscale e strategica, ha allargato il suo campo d’azione verso un nuovo settore in forte crescita in questi ultimi anni, quello dell’assistenza sanitaria agli anziani. Tanto che da due è amministratore delegato della struttura sanitaria di lusso per anziani, Clinica al Parco, di Lugano, immersa in uno splendido parco nel centro cittadino poco distante dal lago.



Dottor Marzorati, come fa a coniugare entrambe le professioni?

Ho iniziato la professione appassionandomi all’analisi e all’approfondimento della normativa tributaria, negli ultimi anni il mio studio prosegue in questa specializzazione grazie alla presenza di ottimi Dottori Commercialisti; mi sono appassionato anche agli aspetti più propriamente aziendalistici, ritengo infatti indispensabile per un consulente specializzato come un tributarista non perdere in ogni caso la visione d’insieme dell’azienda. In quest’ambito mi è capitato di collaborare con alcuni investitori in medie aziende e una di queste collaborazioni mi ha portato a occuparmi del risanamento e poi della crescita di un investimento nel settore della cura degli anziani. Non dimentichiamo che il Dottore Commercialista è divenuto un tributarista in questi ultimi decenni, considerata la sofisticazione della normativa italiana, ma prima degli anni Novanta era soprattutto un consulente d’azienda.



Lei ha virato la sua attività da qualche anno verso un nuovo business che sta crescendo sempre più in Italia e all’estero. Come sono le previsioni per il futuro in questo ambito?

Ritengo che il settore della cura degli anziani sarà ancora molto interessante per diversi anni considerata la carenza delle strutture esistenti in relazione all’andamento demografico.

Il futuro è quindi nei senior living?

Dipende dall’area geografica. In Italia ci sono strutture in grado di dare un buon servizio sanitario, ma mancano certamente strutture in grado di offrire un servizio alberghiero a cinque stelle mentre vi è una domanda sempre crescente di questa tipologia di offerta. In particolare, le cosiddette strutture di “Independent senior living” esistono, ma non in numero adeguato al soddisfacimento della domanda. Operando prevalentemente all’estero ho avuto modo di riscontrare che quest’ultima tipologia di servizio è presente nei principali paesi europei ed è in costante crescita.



Cosa ne pensa del fenomeno degli expatriates pensionati europei di cui spesso si parla?

Non è un fenomeno nuovo, tuttavia è un fenomeno destinato a crescere. In Italia, la nazione ove vi sono certamente maggiori vincoli di natura affettiva ad allontanarsi dai propri cari, l’Inps conta già più di 400.000 pensionati espatriati. Nei paesi anglosassoni il fenomeno è ovviamente di ben altre dimensioni. La tendenza è verso paesi caldi con un basso costo della vita. In quest’ambito il Marocco è diventata una delle mete più appetibili, non ultimo per il fatto che ha attuato una politica fiscale incentivante per i pensionati riservando loro un’imposizione sui redditi da pensione estremamente bassa.

 

Come si posiziona la presenza di alta tecnologia in questo ambito? Vantaggi? Avete o state già usando nella sua Clinica al Parco di Lugano dei sistemi di monitoraggio particolari?

Le innovazioni tecnologiche hanno portato numerosi vantaggi anche in questo settore. Esistono sempre più strumenti che permettono un costante monitoraggio della salute degli anziani, agendo in maniera non invasiva. Per esempio, sensori wireless posizionati all’interno delle camere o degli appartamenti che in caso di cadute, malori o movimenti anomali provvedono a dare automaticamente l’allarme permettendo un rapido e tempestivo intervento da parte degli operatori sanitari.

Non dimentichiamoci inoltre che la diffusione di massa di metodi di comunicazione digitale, ha generato dei risvolti molto importanti anche nell’ambito del senior living. Basti pensare alla possibilità, per chi decide di trasferirsi in strutture lontane dalle proprie residenze, di potersi mettere in comunicazione a bassissimi costi sia con i propri cari, sia con dei medici specializzati, attraverso per esempio l’utilizzo di Skype piuttosto che altre applicazioni Web.