In Argentina è arrivata un’ondata di caldo inaspettata che ha portato all’invasione di Palometas nelle acque del Paranà, un fiume che scorre nella terza città più grande dell’Argentina, Rosario. Questi particolari tipi di pesci assomigliano molto a dei Piranha e, il giorno di Natale, hanno attaccato i bagnanti che avevano deciso di trovare un po’ di refrigerio per scampare all’insolita afa, le temperature record toccano i 37,5 gradi centigradi. Sergio Nani, un uomo che si trovava sul lungofiume del Paranà, ha aiutato alcune persone che hanno subito l’attacco: “Attorno alle 11.15, le palometas hanno attaccato una quindicina di persone e poi da lì hanno iniziato a seminare il panico in altre zone. Le ferite provocate da questi pesci andavano in profondità nella carne per 2 o 3 cm. In totale penso che si siano riportati almeno 50 o 60 casi di aggressione, una bambina di 7 anni ha dovuto subire l’amputazione di un dito”. Secondo le testimonianze di un medico locale pare che sia stata la prima volta che la zona fosse presa di mira da questa specie così aggressiva. Le palomitas hanno morso le persone prevalentemente sui talloni ma altri meno fortunati si sono visti togliere brandelli di carne dal corpo. I motivi per cui i piranha attaccano a causa dell’aumento della temperatura sono essenzialmente due, entrambe legate alla temperatura. I palometas solitamente non si trovano in prossimità della riva, ma l’aumento della temperatura dell’acqua può appunto causare la loro comparsa nella zona. Allo stesso modo, i bagnanti stessi hanno affollato le acque basse in modo anomalo per cercare refrigerio diventando inconsapevole fattore di attrazione per questi pesci con la loro presenza e il movimento nell’acqua. Tutto questo, insomma, questo ha creato le condizioni per l’attacco.