Shannon Skinner, una ragazza inglese di soli 19 anni, ha avuto una vita movimentata nonostante la giovane età. E’ infatti madre di un bambino di nove mesi e ne ha abortito un secondo quando era all’ottava settimana di gravidanza. E adesso è rimasta nuovamente incinta: con il suo compagno, anche lui giovanissimo, decide di abortire per la seconda volta, non se la sentono di avere un secondo figlio. Si affida dunque alle pratiche abortive che, tramite pillole, le permetteranno di privarsi del terzo figliolo. Ma succede qualcosa. Passano le settimane e la ragazza sente ancora dei disturbi: i medici le dicono di non preoccuparsi, sono le conseguenze delle pillole abortive le dicono. Non solo: sente anche dei movimenti all’interno della sua pancia. E’ così che la coppia decide di affidarsi a un esame completo che verrà ripetuto tre volte. Quello che scoprono è scioccante: il feto è sopravvissuto al tentativo di aborto ed è ancora vivo. Ancora più incredibile quello che la ragazza decide di fare a questo punto: non abortirò, più dice, farò nascere questo bambino. Una conclusione evidentemente felice per un dramma dei tanti che si consumano nella società moderna, la decisione cioè di abortire perché non si è in grado di accogliere troppi bambini. Tra l’altro, alla scoperta che il feto era ancora vivo, i medici sostennero che l’unica ragione fosse che era rimasta di nuovo incinta dopo l’aborto. Ma non era stato così perché Shannon si è fatta impiantare un sistema contraccettivo. Secondo quanti i medici hanno poi dovuto ammettere, casi di sopravvivenza del feto dopo un tentativo di aborto sono solo il 3% del totale. Il commento della ragazza è stato: evidentemente questo bambino è un combattente, e noi non vogliamo più fargli del male.