Si discute praticamente da sempre se l’uomo discenda o no dalla scimmia. Soprattutto in America il dibattito è accesissimo tra evoluzionisti e difensori della Bibbia che negano qualunque discendenza dal simpatico animale. Adesso, forse proprio per far infuriare ancora di più questi ultimi, un gruppo animalista americano ha chiesto a una corte di New York di riconoscere agli scimpanzé lo status di persona legale. In realtà lo hanno chiesto per uno scimpanzé in particolare, che si chiama Tommy: il Nonhuman Rights Project ha chiesto che gli sia riconosciuto lo stato di “personalità giuridica”, e quindi di aver accesso al «diritto fondamentale della libertà del corpo”. L’associazione ha già promesso di fare analoga richiesta per altre tre primati. In sostanza chiedono che vengano liberati dallo stato di cattività dove attualmente si trovano. Nella loro richiesta, sostengono che gli scimpanzé sono essere autonomi e in grado di auto determinarsi, hanno consapevolezza di sé e sono in grado di scegliere come vivere la propria vita. L’attuale proprietario di Tommy sostiene invece che il suo animale vive benissimo da circa trent’anni e che se gli animalisti lo vedessero sarebbero ben felici delle sue condizioni. Ma il gruppo vuole dare battaglia per tutti gli animali che loro definiscono autonomi, come i gorilla, le balene, i delfini e gli elefanti.