Tre studenti sardi hanno da poco presentato il cosiddetto “Google” della genetica. Si chiama “Biocloud search engine” ed è effettivamente una sorta di motore di ricerca con cui sarà possibile ottenere informazioni dettagliate di tutti i geni dell’umanità e stabilirne le varie correlazioni. I dati con cui lo strumento è stato composto, che tornerà certamente molto utile a medici e scienziati che potranno così evitare di consultare biblioteche informatiche di settore, sono stati raccolti dai tre studenti sardi: Emanuele Pascariello, biologo, Fabrizio Loddo, informatico, e Gabriele Milia, dottorando in informatica, coordinati da una docente, la professoressa Nicoletta Dessì. In questo vero e proprio “Google” della genetica (chiamato Biocloud search engine), sarà possibile inserire ad esempio il nome di un gene di cui si potranno quindi conoscere tutte le informazioni e le correlazioni con gli altri geni. L’applicazione è stata presentata oggi nella sede dell’Università di Cagliari durante l’illustrazione finale dei progetti del primo master di secondo livello in bioinformatica istituito dall’ateneo del capoluogo in collaborazione con Regione, Crs4 e Sardegna Ricerche. Sono 20 gli studenti che hanno preso parte al corso, composto da 440 ore di didattica e casi studio, 350 di tirocinio, 660 di studio individuale e 50 dedicate alla redazione del “project work finale.