Una grande scoperta archeologica, stemperata dal non sapere cosa dica. Si tratta di un frammento di terracotta contenente quella che è stata giudicata la più antica iscrizione mai scoperta in territorio israeliano, considerata risalente ai tempi del Re Davide e cioè circa 3mila anni fa. Il problema è che il linguaggio usato non corrisponde a nessuna lingua conosciuta ed è perciò impossibile, almeno al momento, sapere cosa ci sia scritto. La scoperta in realtà risale al dicembre 2012 ma è stata resa nota solo adesso. La precedente iscrizione più antica di cui si era a conoscenza è di circa 250 anni successiva a questa. E’ quasi sicuro si tratti di uno dei tanti dialetti canaaniti dell’epoca. Secondo gli archeologi che l’hanno ritrovata il testo potrebbe indicare il nome del proprietario della caraffa di cui originariamente il frammento faceva parte. Sempre secondo gli esperti, essa risale al momento storico in cui gli israeliti giunsero per la prima volta nell’area dell’odierna Gerusalemme: è stata ritrovata nelle vicinanze del muro meridionale dove si incontra con il muro occidentale, ciò che rimane delle mura che circondavano il tempio sacro ebraico.



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