Caos totale per quanto riguarda il famoso metodo Vannoni per la cura con il cosiddetto metodo Stamina. Dopo essere stato finalmente approvato in parlamento qualche settimana fa, il procedimento è adesso del tutto bloccato. E’ lo stesso Davide Vannoni, responsabile del metodo, a rifiutarsi di dare al ministero della sanità il protocollo del metodo: dice che il ministero si sta comportando in modo poco serio applicando regolamenti non previsti e dannosi alla cura stessa. E in questo quadro si è rifatta di nuovo viva la rivista scientifica Nature che già in passato aveva criticato il metodo, dicendo che esso è “basato su dati errati e ricopia una ricerca pubblicata già nel 2003 da una università ucraina”. Accuse gravi, a cui Vannoni ha replicato con indifferenza, dicendo che si tratta di accuse già fatte in passato. Per Nature poi, Vannoni non sarebbe niente altro che “uno psicologo trasformato in imprenditore medico”. Replica a tutto ciò il ministro della salute Lorenzin che parla di gravi accuse da parte di Nature, accuse che destano preoccupazione. Ma Vannoni, ha aggiunto, deve comunque darci il metodo per dare il via alla sperimentazione, deve consegnare il protocollo senza fare trattative. “Deve lasciare il suo protocollo ad una commissione che è fatta di profili professionali di altissimo valore scientifico, e che dovrà esaminarne la bontà e la natura. La valutazione poi darà ragione o torto, come avviene in questi casi” ha detto ancora. La sperimentazione deve essere avviata come previsto. Molti esperti e studiosi italiani invece, proprio per via dell’articolo di Nature, chiedono al ministero di fermare la sperimentazione: “E’ assolutamente indispensabile che il governo prenda decisamente e immediatamente le distanze da una pratica che, invece di essere sperimentata a spese dei contribuenti, dovrebbe essere semplicemente perseguita legalmente e bandita immediatamente da tutti gli ospedali pubblici del Servizio Sanitario Nazionale in modo fermo, inequivocabile e irreversibile” ha detto il professor Paolo Bianchi della Sapienza di Roma.