Ci sono molti studi ed esperienze suggerite per raggiungere un più elevato stato di auto coscienza, fare cioè in modo che il proprio cervello lavori meglio e produca nuovi stati di conoscenza. Un tempo ci si affidava alle droghe psichedeliche che, si diceva, fossero in grado di aprire “i cancelli della mente”, poi si è capito quanto fossero dannose. La Beckley Foundation è una associazione che si occupa proprio di studiare nuovi metodi per giungere a questo scopo. La dirige Amanda Feilding e si prova un po’ di tutto: le care vecchie droghe, la meditazione buddista, ma soprattutto la trapanazione. Di cosa? Del cranio. Amanda è una esperta di questo sistema, dato che si è auto trapanata il cranio da sola visto che nessun medico si era reso disponibile a fare quanto richiesto. E per ottime ragioni, vista la pericolosità dell’operazione. Si tratta di praticarsi un foro nel cranio che si lascia poi guarire da solo: gli effetti produrrebbero buone sensazioni, pace dello spirito, senso di rilassatezza il tutto prolungato nel tempo. Nessun medico o studioso ha mai affrontato il caso, ma è vero che è una usanza che l’uomo ha praticato per migliaia di anni. Secondo la Feilding anche i monaci tibetani praticavano questa usanza. Ma, spiega, fino alla prima guerra mondiale era usata anche dalla medicina occidentale per curare i mal di testa cronici  o l’epilessia e nei disturbi mentali. Il risultato della sua trapanazione? Lo dice lei stessa: “avevo la sensazione di elevarmi, lentamente e gradualmente, fino a livelli molto gradevoli, in modo appena percettibile. Ho notato anche un cambiamento nel mio modo di sognare: i miei sogni sono diventati molto meno angoscianti.” Ma lei stessa dice di non imitarla: meglio farla fare da un medico…



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