Nella presentazione della FAO sulla Situazione delle Foreste del Mondo 2012 viene proposta una ampia riflessione sul valore delle foreste sottolineando, tra l’altro, come uno dei principali contributi delle scienze e delle pratiche forestali al sapere umano sia stato il concetto di sostenibilità e individuando alcune strategie per valorizzare il ruolo delle foreste a servizio di un futuro sostenibile. Tra queste, oltre all’invito a “piantare alberi e investire nei servizi ecosistemici”, c’è anche una precisa sollecitazione a “promuovere le piccole e medie imprese che lavorano il legno” e a “utilizzare il legno per la produzione di energia e riutilizzare e riciclare i prodotti a base di legno”.



È un segnale forte della rinascita di questo antico materiale, che non ha nulla da invidiare, soprattutto in alcuni ambiti applicativi, come l’edilizia, ad altri materiali frutto della ricerca più avanzata.

Insomma, parlare del legno e accostarlo all’hi-tech e all’innovazione tecnologica non è poi così fuori luogo. Ne è convinto Andrea Zenari, esperto in tecnologie del legno, che opera presso l’Istituto di Tecnologia del Legno di Gambellara (Vicenza), un centro specializzato proprio in questo settore, con attività di certificazione, marcatura CE, consulenza tecnica, formazione, supporto per la realizzazione di edifici in legno. Ilsussidiario.net l’ha incontrato.



Il legno è una risorsa solo per i Paesi del Nord Europa o anche l’Italia ha qualcosa da dire in merito?

Il legno è una risorsa prodotta da individui che sono distribuiti sul 30% del territorio del nostro pianeta: gli alberi. L’Italia ha una reale produzione forestale che è il doppio di quella dell’Austria e non ha nulla da invidiare ai paesi scandinavi: Il problema del nostro Paese è che ci siamo dimenticati di questa risorsa e mentre gli altri hanno investito nelle industrie di lavorazione del legno, noi abbiamo preferito acquistare il legno lavorato e fare la mera commercializzazione.



Se dovesse portare alcune ragioni per motivare l’importanza della filiera del legno e l’urgenza del sostegno a tale filiera, cosa direbbe?

L’importanza di un sistema può essere quantificata solo se monetizzabile e la risorsa forestale italiana può dare un sostanziale contributo al Pil nazionale; potrebbe essere una grande risorsa per le amministrazioni pubbliche, che sono le proprietarie del 33 % delle nostre foreste; e poi ci sono i privati per tutta la filiera: dal bosco ai prodotti finiti.

Il legno anche nelle costruzioni: in Italia non è un concetto molto popolare. Cerchiamo di capire bene. Anzitutto: quali sono i pregi del “materiale legno”, che lo fanno consigliare anche per l’edilizia?

La popolarità di un materiale è relativa alla cultura del popolo che lo utilizza. Tutti noi siamo cresciuti con l’idea che se taglio un albero possa fare del male all’ambiente dove vive. Assolutamente no! Questa è una falsa informazione perché la botanica, l’ecologia e la selvicoltura ci insegnano che è necessario utilizzare quegli alberi arrivati a maturità per dare spazio ad altri che possano crescere. Quindi il legno è l’unico materiale che, se usato adeguatamente, ci permette di dare un valido contributo di sostenibilità all’ambiente dove viene prelevato. Per quanto riguarda l’edilizia, è stato dimostrato che il legno garantisce ottime prestazioni dal punto di vista sismico, data la sua grande elasticità; dal punto di vista termico: riscaldare o rinfrescare un casa poco isolata risulta molto più costoso rispetto a una perfettamente isolata come una casa in legno; e da quello salutare: il legno e la fibra di legno sono certamente materiali non inquinanti.

Il legno è un materiale antico e fa pensare a qualcosa di pre-industriale e poco innovativo: si può parlare di innovazione in questo settore? Può fare qualche esempio?

Circa sei miliardi di persone al mondo vivono in edifici fatti con sistemi costruttivi che impiegano principalmente legno. Forse è da età della pietra usare ancora il cemento, il ferro e i mattoni! L’evoluzione tecnologica nel settore del legno strutturale è oggi molto significativa: ha portato, ad esempio, alla creazione di pannelli tridimensionali che impiegano il legno dando massima espressione delle sue caratteristiche di leggerezza, di resistenza meccanica e di mitigazione dell’aria.

La sicurezza è forse il fattore che più frena il singolo ad abbracciare l’ipotesi di una costruzione in legno: come si possono superare queste perplessità?

Bisogna fare chiarezza sulla definizione di sicurezza in quanto le prestazioni che ho elencato sono caratteristiche che vanno tutte a favore della sicurezza. Forse il dubbio sta nella durabilità; che è un aspetto fondamentale da considerare come per qualsiasi altro materiale in fase di progettazione, dove qualificati ingegneri e architetti non devono commettere errori. È un po’ come voler usare dei maglioni di pura lana vergine e voler lavarli e trattarli come un paio di jeans. È necessaria quindi la dovuta cura, nella consapevolezza che si tratta un materiale prezioso. Perché devo vivere circondato da materiali inquinanti, pericolosi per la mia salute, freddi e umidi quando posso invece vivere abbracciato dal calore degli alberi? Questo è il motivo per cui sempre più persone cercano un’alternativa: la casa in legno.

La casa in legno è una casa sana, che rispetta noi e la natura che ci circonda, è costruita con materiali naturali, non inquinanti e privi di emissioni nocive alla salute. Una casa in legno è una casa ecologica, economica e sicura.

 

Ecologica: il legno è il materiale più ecologico in assoluto, si trova infatti in natura e non ha bisogno di grandi consumi energetici per essere prodotto. Tagliare gli alberi, in maniera razionale, aiuta l’Ambiente in quanto

Gli alberi immagazzinano anidride carbonica che altrimenti verrebbe rilasciata nell’atmosfera.

Economica: il legno è un materiale economico infatti si parla di un costo intorno ai 300 € al mq,

A differenza delle cifre molto più elevate del cemento, calcestruzzo etc.

Ma il risparmio si deve calcolare anche in termini di costo effettivo per il consumo di energia nel tempo. Riscaldare o rinfrescare un casa poco isolata risulta molto più costoso rispetto ad una casa perfettamente isolata come una casa in legno. Si può parlare anche di risparmio in termini di tempi di realizzazione, tutti hanno esperienza di quanti mesi o anche anni servono per costruire una abitazione tradizionale, contro i pochi mesi di una casa in legno.

Consumare meno energia vuol anche dire ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera, quindi facendo bene a noi facciamo del bene anche all’ambiente.

Sicura: una casa in legno è molto più sicura di una casa tradizionale in quanto è costruita con materiali non inquinanti quali sono il legno, la fibra di legno etc.

Ma è anche sicura in termini di prestazioni antisismiche, data infatti la sua grande elasticità, è considerata una delle tipologie di abitazioni più consone ad essere costruite nelle zone ad alta attività sismica. Le abitazioni costruite in Abruzzo sono state realizzate tutte con la materia prima legno.

Costruire in legno vuol dire pensare al nostro bene ma anche a quello di chi verrà dopo di noi domani.

Da questa convinzione è nato il progetto di CASA ORIGINI.

Casa origini: è stata realizzata completamente in legno, con pareti formate da 2 pannelli di perline massicce di legno di abete con uno strato di isolamento in fibra di legno all’interno. Il tetto ventilato con il solaio in legno e rivestito in pannelli di alluminio.

La casa è dotata di pannelli solari che soddisfano le necessità di acqua calda dell’abitazione, coadiuvati da una stufa/caldaia a legna che produce calore durante l’inverno quando le giornate non sono illuminate dalla luce del sole.

I materiali utilizzati sono tutti ecologici e naturali, non trattati con vernici o colle, la progettazione ha tenuto conto della location, cioè della posizione spaziale in cui sarebbe stata installata l’abitazione. Questo per poter sfruttare al meglio la posizione nord-sud sia per le aperture sia per il posizionamento dei pannelli solari.