Domani il Centro di Geodesia Spaziale (CGS) ”Giuseppe Colombo” di Matera si appresta a festeggiare il suo trentesimo compleanno, con la partecipazione dei vertici dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di Telespazio: la struttura è stata infatti realizzata nel 1983 grazie ad una collaborazione tra Piano Spaziale Nazionale del CNR, Regione Basilicata e Nasa. Oggi il Centro è gestito da e-GEOS, la società costituita da ASI (20%) e da Telespazio (80%) cui sono state conferite nel 2009 le attività operative di osservazione della Terra di Telespazio. 



Il presidente di eGeos, Nazzareno Mandolesi, parla a Ilsussidiario.net delle attività e dell’importanza del Centro.

A chi non è mai capitato di vedere una foto dalla Stazione Spaziale Internazionale o dalle vecchie missioni Apollo sulla Luna, del “pianeta azzurro”, la nostra Terra. Quel meraviglioso colore azzurro è il colore degli oceani che ricoprono un terzo della superficie terrestre. Ed è bello soffermarsi ad osservare le terre e i continenti senza confini e immaginarsi come sarebbe tutto più armonioso. Dal satellite si percepisce l’impressione di “perfezione” del creato e del cosmo intero.



Questa premessa ci aiuta a cogliere l’importanza del trentesimo compleanno del Centro ASI di Matera, che si celebra il 31 gennaio 2014. Il Centro di Geodesia Spaziale (CGS) è stato inaugurato nel 1983 ed è intitolato all’insigne matematico Giuseppe “Bepi” Colombo, pioniere dello spazio in Italia. Dedicato soprattutto alla geodesia spaziale e all’osservazione della Terra, è una delle principali strutture di ricerca e trasferimento tecnologico nel Mezzogiorno. Il Centro ospita anche le strutture della Società e-Geos (partecipata ASI) e il CIDOT (Centro Internazionale Dati Osservazione della Terra).



È certamente un elemento di grande rilievo a livello internazionale e di valorizzazione industriale del territorio lucano. L’antenna radioastronomica di 20 m di diametro opera dal CGS insieme ad altre antenne, sia in Italia che nel globo, in modalità VLBI (Very Long Baseline Interferometry) e misura, servendosi di sorgenti radoastronomiche usate come punti di riferimento, con grande precisione l’allontanamento della penisola italiana dal continente africano.

Ma il Centro è anche coinvolto, insieme al personale e-Geos nell’elaborazione dei segnali che arrivano dalla Costellazione dei quattro satelliti CosmoSkyMed  (CSK) nel campo dell’osservazione della Terra. È qui che vengono realizzate le immagini di CSK. Il nostro Paese è il leader mondiale nella tecnologia usata dai satellite CSK, tecnologia radar e interferometrica in banda X che permette l’osservazione della Terra sia di notte che in presenza di nubi. 

CSK è il miglior strumento, oggi esistente, di monitoraggio ambientale marittimo e terrestre; ma è soprattutto un elemento cruciale nella gestione di crisi (terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche ecc.). È soprattutto uno strumento di pace in grado di monitorare con grandissima precisione dissesti idreogeologici: ogni punto di una terreno franoso può essere monitorato con precisione millimetrica. 

È uno strumento di pace, perché è in grado di monitorare le dispersioni di petrolio nei nostri mari così come la presenza di battelli utilizzati per la tratta degli esseri umani. In campo agricolo è in grado di verificare la situazione delle culture come quelle dell’irrigazione, ma anche di tracciare il percorso degli iceberg che si muovono dai poli verso mari  più caldi o di verificare, in meno di un giorno, la percorribilità di rotte artiche a est o a ovest. L’elenco è  lungo e ci vorrebbe un intero capitolo per elencare tutte la capacità del sistema satellitare italiano CosmoSkyMed.

E-Geos, società partecipata ASI, ha il compito di commercializzare i prodotti CSK, le sue applicazioni e fornire ai clienti la necessaria formazione. La costellazione dei quattro satellite CSK sta invecchiando e fra poco l’ultimo dei quattro lanciati compierà il quinto anno di età: termine della garanzia. È vero che  ognuno dei quattro satellite potrebbe avere vita più lunga ma non ci sono garanzie.

Per tale ragione è iniziata la costruzione di due nuovi satelliti CosmoSkyMed di seconda generazione con un programma di lancio nel 2016 e 2017. Ma ahimè, la crisi economica ha investito come una valanga il bilancio di ASI e occorre trovare una soluzione per evitare che, non solo il Paese perda la leadership in questo settore, ma che i finanziamenti finora spesi per Cosmo2 vengano gettati alle ortiche. 

Sarebbe un enorme danno di immagine, di perdita di posti di lavoro giovanile, nonché … un immenso danno erariale. Ma soprattutto un compleanno che il Centro di Matera non meriterebbe.